Il Napoli resta con la freccia accesa e non sorpassa la Juventus, allungando a tre la striscia di partite senza vittorie tra campionato ed Europa League. Nell’occasione persa dalla banda di Sarri ci sono colpe proprie, figlie di molti errori banali, ma al Milan vanno riconosciuti una buona fetta di meriti. I rossoneri sono bravi a contenere e resistere alle folate offensive degli azzurri, confermando così un 2016 immacolato contro le big. Dopo le vittorie contro Fiorentina e Inter, la squadra di Mihajlovic esce imbattuta dal San Paolo com’era accaduto anche all’Olimpico. L’ultima sconfitta risale al 6 gennaio, ma la cinquina di vittorie dei giallorossi e le vittorie nel week end di nerazzurri e viola aggiungono altri due punti da recuperare nella corsa alla Champions League. Certo, il Napoli è alle spalle e dal San Paolo nessuna delle big era uscita con punti in tasca durante questa stagione.

Al Meazza, all’andata, il faccia a faccia si era chiuso con una mattanza guidata da Lorenzo Insigne. Questa volta invece agli azzurri non basta imporre un ritmo tambureggiante nella prima mezz’ora per spaccare la partita. Hysaj e Ghoulam molto alti costringono il Milan a rimanere basso. Allan e Hamsik controllano il centrocampo, Albiol e Koulibaly sono sempre attenti su Bacca e Niang: i rossoneri possono solo rinculare, ma la fase difensiva è sempre ordinata e puntuale. Concedendo possesso e metri, Mihajlovic riesce a ingolfare gli azzurri dalla trequarti in su. Higuain non trova spazi e la gran mole di lavoro del centrocampo viene neutralizzata. E quando il Napoli trova un varco è comunque impreciso. Il Pipita viene murato da Zapata, Callejon spreca. Piccona e ripiccona alla fine però il muro cede, seppur in maniera abbastanza fortuita. Ci vuole una deviazione di Abate su un destro potente di Insigne per battere Donnarumma, un po’ in ritardo. Neanche il tempo aggiornare la classifica e il Milan risponde. Basta una sola occasione per rimettere tutto in pari, ancora grazie allo zampino di un tocco sballato della difesa. Koulibaly allunga un cross di Honda, Hysaj e Callejon si perdono Bonaventura che beffa Reina sul suo palo. Mihajlovic ottiene il massimo con il minimo sforzo offensivo.

Il ritmo forsennato imposto nella prima metà di gara non può durare in eterno, e infatti nella ripresa il Napoli ragiona di più. Qualche errore di troppo e la compattezza del Milan tengono il risultato fermo. E se non riescono i difensori a fermare il tridente azzurro, ci pensa il palo a negare il gol del controsorpasso alla Juventus. Sul montante si spegne infatti la più pericolosa delle occasioni, inventata da Mertens a venti minuti dalla fine. Dopo il big match di Torino e l’impegno di Europa League, in tanti hanno la lingua di fuori. Ma Sarri forza la situazione con coraggio inserendo Gabbiadini per Allan così da elaborare un 4-2-4 d’assalto. Zapata salva su Higuain, Honda rende viva la serata di Reina nel finale, quando anche El Kaddouri viene murato da Donnarumma. Il pari non si schioda, la Juventus gongola.

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