Mentre Roma apre a Washington, che potrà far partire dalla Penisola i droni armati per operazioni militari contro l’Isis in Libia e in Africa del Nord, Finmeccanica rientra in corsa per la fornitura di 350 aerei al Pentagono. Il gruppo italiano della difesa si è alleato con il colosso Usa Raytheon, quarto gruppo mondiale del settore, per partecipare a una maxi gara per la fornitura di veicoli di nuova generazione che addestreranno i top gun americani, mandando in pensione la flotta dei Northrop T-38 Talon, ormai vicina ai 40 anni di servizio. La commessa, che include i servizi di ground-based training e il supporto logistico, ha un valore stimato in svariati miliardi di dollari. La partnership è stata annunciata in una conferenza stampa congiunta a Washington, alla presenza dei vertici delle due società e di quelle partner, Cae Usa e Honey Aerospacecome. Dopo il ritiro di General Dynamics lo scorso marzo, Finmeccanica rientra così in corsa nel programma T-X (trainer-X) con Raytheon nel ruolo di prime contractor statunitense, condizione necessaria per partecipare ai programmi dell’aviazione militare americana (Usaf). L’aggiudicazione della gara, dopo le offerte in autunno, è prevista nel 2017, la fase di sviluppo della proposta nel 2018-2022 e l’entrata in servizio del primo velivolo nel 2024.

La soluzione che verrà proposta si baserà sul velivolo T-100, denominazione per il mercato Usa dell’M-346 di Finmeccanica: un aereo di addestramento made in Italy altamente avanzato già operativo presso le forze aeree di Israele, Italia, Singapore e prossimo ad entrare in servizio in Polonia. “Rappresentanti dell’Usaf sono stati in Italia e hanno già volato su questo aereo, rimanendone particolarmente colpiti”, ha riferito Jim Hvidz, vicepresidente Raytheon. “Il T-100 offre elevate prestazioni in volo e il suo sistema di simulazione tattica immerge gli allievi piloti in uno scenario di missione estremamente realistico”, ha dichiarato Filippo Bagnato, capo della divisione velivoli di Finmeccanica, sottolineando le alte performance del velivolo ma anche i sofisticati sistemi di bordo collegati a terra che consentono di ridurre le ore di volo e quindi i costi di addestramento.

Finora circa 45.000 piloti ed equipaggi di volo hanno utilizzato i sistemi di addestramento progettati, sviluppati e resi operativi da Raytheon e Finmeccanica. La gara, uno dei maggiori investimenti recenti del Pentagono, si preannuncia molto competitiva: vi partecipano anche Lockheed Martin (in partnership con i coreani di Kai), Boeing (con la svedese Saab) e Northrop Grumman (con la britannica Bae). “Ma solo noi e la Lockheed abbiamo un modello già pronto, e questo consentirebbe al committente di risparmiare nell’investimento su una nuova piattaforma”, ha evidenziato Bagnato. L’eventuale vittoria nel tender consentirebbe a Finmeccanica di consolidare la sua presenza nel mercato nordamericano, dove controlla il colosso Usa della difesa Drs e partecipa al programma per i caccia F-35 Lightening II, mentre il suo C-27J è operativo con la Us Army e con la Guardia Costiera statunitense che utilizza anche i radar a scansione elettronica Seaspray di Finmeccanica a bordo dei propri C130. Sempre con il C-27j, Finmeccanica partecipa inoltre in Canada con un team di aziende locali al programma Fwsar (Fixed Wing Search and Rescue), un importante gara per un velivolo da ricerca e soccorso.

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