Giornata da ricordare per lo sci azzurro con la doppietta firmata da Nadia Fanchini e Dominik Paris. L’azzurra ha vinto la seconda discesa libera di Coppa del mondo a La Thuile, dopo il terzo posto di venerdì, trionfando in 1.24.80, davanti a Lindsey Vonn, staccata di 14 centesimi. Terzo posto per Daniela Merighetti in 1.25.52.

La trentenne finanziera bresciana, forte della sicurezza regalatale dall’atteso podio di venerdì in questa disciplina ottenuto a distanza di sei anni dall’ultima volta, ha dispensato classe sulla pista 3-Franco Berthod di La Thuile con una prestazione insuperabile per le avversarie. Fanchini torna a primeggiare a distanza di oltre 7 anni dal successo ottenuto nel supergigante di Lake Louise e aggiorna a 13 i propri podi in Coppa del Mondo.

Terzo posto quasi inaspettato per Merighetti, che conferma la sua classe in una carriera dove ha raccolto molto meno di quanto meritasse a causa dei ripetuti infortuni subiti in carriera.

L’Italia non metteva a segno una doppietta sul podio nella specialità addirittura dal 2002, quando Isolde Kostner e Daniela Ceccarelli si piazzarono seconda e terza a Cortina d’Ampezzo, alle spalle di Renate Goetschl, ma soprattutto non era mai successo nella storia della Coppa del mondo di discesa che due italiane concludessero al primo e terzo posto. E farlo in compagnia di una supercampionessa come Vonn (vincitrice aritmeticamente della coppa di specialità) rende ulteriormente indimenticabile questa giornata.

La squadra azzurra ha sfruttato al meglio il fattore casalingo aggiornando il suo bilancio grazie al settimo posto di Francesca Marsaglia e al nono di Elena Curtoni, mentre Lara Gut non è andata oltre l’undicesimo posto. Punti anche per Johanna Schnarf quindicesima, Marta Bassino ventiseiesima e Verena Stuffer ventisettesima per un bilancio finale che parla di sette italiane nelle 27.

L’unica a non andare a punti è stata Elena Fanchini, quarantaduesima. Non ha preso il via Sofia Goggia per un risentimento al ginocchio accusato nella caduta della discesa di venerdì. La classifica generale di coppa vede Vonn riconquistare la prima posizione con 1140 punti contro i 1097 di Gut e gli 878 della Rebensburg. Fanchini sale al settimo posto con 458. Domenica 21 febbraio ultima gara della tre giorni valdostana con il supergigante alle ore 11.15.

Dominik Paris trionfa a Chamonix – Dopo il successo di Nadia Fanchini a è arrivato l’acuto di Dominik Paris tra gli uomini: il 26enne ha infatti trionfato nella discesa di Coppa del Mondo di Chamonix con il tempo di 1.58.38. Sul podio lo statunitense Steven Nyman e lo svizzero Beat Feuz, staccati rispettivamente di 35 e 39 centesimi. Bene anche Peter Fill, 5/o in 1.59.27.

Il quinto successo della carriera di Dominik Paris nella discesa di Chamonix permette all’Italia di toccare quota 173 successi nella Coppa del mondo maschile. Irraggiungibile in cima alla classifica complessiva rimane Alberto Tomba, arrivato a 50 successi (35 in slalom e 15 in gigante), al secondo posto c’è Gustavo Thoeni con 24 trionfi (11 in gigante, 9 in slalom e 4 in combinata), terzo è Kristian Ghedina con 13 vittorie (12 in discesa, 1 in supergigante), che precede Piero Gros con 12 vittorie (7 in gigante e 5 in slalom). Paris agguanta Innerhofer a quota 4 successi in discesa e nella speciale graduatori diventa il terzo italiano più vincente di sempre dietro a Ghedina e Plank.

E’ la sesta doppietta nella storia dello sci alpino italiano – Si tratta della sesta doppietta nella storia dello sci alpino italiano. La prima volta accadde il 26 gennaio 1992, quando Alberto Tomba si impose nello slalom maschile di Wengen e Deborah Compagnoni nel supergigante femminile di Morzine. Il 5 dicembre 1993 lo stesso Alberto Tomba vinse lo slalom maschile canadese di Stoneham, imitato da Deborah Compagnoni nel gigante femminile di Tignes.

Il 18 gennaio 1997 Deborah Compagnoni dominò il gigante femminile di Zwiesel e Kristian Ghedina la discesa maschile di Wengen. Meno di due anni dopo, il 17 dicembre 1999, Isolde Kostner trionfò nella discesa femminile di St. Moritz e Kristian Ghedina in quella maschile di Val Gardena, infine il 16 marzo 2003 nelle finali di Lillehammer Giorgio Rocca mise le mani sullo slalom maschile e Karen Putzer fece lo stesso nel gigante femminile.

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