Il 2015 è stato un anno positivo per il Centro nazionale trapianti. Oggi il direttore Alessandro Nanni Costa e il ministro della Salute Beatrice Lorenzin (Ncd) hanno presentato i dati del report annuale in una conferenza stampa a Roma. “Aumentano le donazioni del 5% rispetto al 2014, da 1400 donazioni si passa a 1500 all’anno, aumentano i trapianti, nel 2015 ci sono stati 3317 trapianti rispetto ai 3250 del 2014, migliorano le tecniche – spiega Nanni Costa -, sono stati effettuati quindici trapianti da donatore a cuore fermo, le liste d’attesa sono stabili, la sopravvivenza dopo l’intervento è positiva, si conferma un sistema eccellente che ha avuto un impulso maggiore grazie alla nascita di un unico centro operativo trapianti”. Anche il ministro Lorenzin si dice soddisfatta soprattutto dei risultati ottenuti attraverso la collaborazione con l’Anci nel diffondere la cultura della donazione attraverso le anagrafi. I comuni infatti devono registrare, contestualmente al rilascio della carta d’identità, le dichiarazione di volontà del soggetto di donare i propri organi. “Oggi abbiamo mille dichiarazioni di volontà al giorno, sono 450 i comuni operativi, erano soltanto 24 nel 2014, chi compila la dichiarazione nel 90% dei casi si dice disponibile a donare i propri organi” prosegue il direttore. Ci sono differenze tra Nord e Sud, alcuni comuni sono più virtuosi di altri, tengono alta la classifica città come Milano, Perugia, Bologna. Lazio, Umbria, Toscana ed Emilia come Regioni. Fanalino di coda è Roma, la Capitale, dove problemi burocratici hanno determinato uno stop, infatti al municipio sarà raro trovare un funzionario che nel mentre rilascia la carta d’identità fa firmare la dichiarazione di volontà come donatore, nonostante ormai da due anni sia un obbligo di legge

Articolo Precedente

Sequestro Moro, il capo della Digos che arrivò “troppo presto” in via Fani. La Commissione vuole sentire l’autista

next
Articolo Successivo

Milano, Comune: abbonamenti ai mezzi pubblici gratuiti per disoccupati e precari

next