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Paul McCartney, rimbalzato al party post Grammy. Lui: “Abbiamo bisogno di qualcuno di più famoso?”

McCartney e la moglie Nancy Shevell avevano deciso di unirsi alla megafesta ma sono stati letteralmente rimbalzati dai buttafuori dell'Argyle. Sir Paul, che è inglese e di stile ne ha a pacchi, non è arrivato a dire l'orrida frase “Lei non sa chi sono io!”, ma ha tentato di prenderla con più filosofia

di Domenico Naso

Quante volte vi hanno rimbalzato da una anonima discoteca di provincia, magari perché eravate vestiti così così o perché non eravate accompagnati da una ragazza? E quanto avete sofferto per questa umiliazione, magari ripetuta più volte?

Bene, è tempo di condividere l’onta con qualcuno di decisamente famoso. Stiamo parlando addirittura di Sir Paul McCartney, ex Beatles, ex Wings, leggenda vivente della musica e idolo di intere generazioni, nonché uno degli uomini più ricchi del Regno Unito. Tutto ciò non basta, evidentemente, per entrare al party del rapper Tyga all’Argyle di Los Angeles.

Dopo la cerimonia dei Grammy, McCartney e la moglie Nancy Shevell avevano deciso di unirsi alla megafesta ma sono stati letteralmente rimbalzati dai buttafuori dell’Argyle. Sir Paul, che è inglese e di stile ne ha a pacchi, non è arrivato a dire l’orrida frase “Lei non sa chi sono io!”, ma ha tentato di prenderla con più filosofia: “Abbiamo bisogno di qualcuno più famoso?”. E in effetti, anche sforandosi, non si riesce a trovare nell’intero mondo dello showbiz globale un solo nome più famoso di quello di McCartney.

Dopo un primo tentativo andato a vuoto, Paul ci ha addirittura riprovato, accompagnandosi a due altre star come Beck e Taylor Hawkins, batterista dei Foo Fighters. Risultato? Tre celebrity lasciate in strada al posto di una sola. Una iattura, per il povero McCartney, che alla fine non ha potuto fare altro che ripiegare su un’altra festa hollywoodiana, quella organizzata dalla Republic Records. Intanto, ovviamente via twitter, il rapper Tyga ha voluto chiarire che lui con il clamoroso “rimbalzo” non ha niente a che fare: “Perché avrei dovuto tenere fuori McCartney? È una leggenda”. Resta da capire il perché di questo “sgarbo”: troppo zelo da parte dei buttafuori, che non trovavano il nome di Paul in lista? O magari, più semplicemente, ai Beatles preferivano i Rolling Stones?

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