Una cadenzata marcia d’avvicinamento, al ritmo del “complotto”. La settimana che ha accompagnato gli appassionati a Juventus-Napoli è stata lastricata di dichiarazioni fuori posto, sussurri e grida in due direzioni: il divieto di trasferta per i tifosi napoletani e l’arbitraggio. Almeno i diretti protagonisti si sono astenuti dal commentare e avanzare l’idea balzana di un complotto. Solo Maurizio Sarri ha pacatamente fatto notare che è un peccato giocare senza i propri sostenitori. Osservazione giusta tanto quanto è legittima la chiusura del settore ospiti dello Juventus Stadium, un fatto di “reciprocità” dopo lo stop ai bianconeri nella gara d’andata. Il problema, invece, è tutto nella benzina gettata nel fuoco dell’attesa da ex giocatori, allenatori e opinionisti.

Così Pino Taglialatela, che le sfide degli anni Ottanta le ha vissute con la maglia del Napoli: “Hanno fatto di tutto per non far andare i tifosi a Torino”. Non proprio, ma comunque l’ex portiere ha risparmiato invettive contro l’arbitro. Contro chi dirigerà il big match – e finalmente la Serie A ne ha uno vero – si sono scatenati in tanti. Nella rete locale Canale 9 è intervenuto Luis Vinicio, che sotto il Vesuvio ha giocato e allenato. ‘O Lione ha una certezza: “L’arbitro agirà contro il Napoli, su questo non ci sono dubbi. Le cose che si vedono contro la Juventus non sono normali”. Roba da far sembrare tenero Gigi Simoni, ex tecnico dell’Inter nella famosa stagione dell’errore di Ceccarini proprio a Torino. L’allenatore di Crevalcore ha poi guidato anche il Napoli, quindi in questi giorni è stato chiamato in causa: “Speriamo facciano una bella partita e non succeda niente per cui recriminare, come successe a me ai tempi dell’errore di Ceccarini”.

Correva il 1998, il mondo è cambiato ma lo spettro dello scontro Iuliano-Ronaldo è sempre buono da sventolare. Oltre i fantasmi e varie entità si è spinto Patrizio Oliva, boxeur d’oro alle Olimpiadi di Mosca. Un cazzotto nel buio, il suo: “A me non fa paura la Juventus ma i poteri occulti”. Un capitolo a parte lo meritano le dichiarazioni di Paolo Liguori, direttore di TgCom. Tra Radio KissKiss e la trasmissione Tiki Taka, le frasi del giornalista romano hanno scatenato un putiferio. Tanto che l’Aia e Nicola Rizzoli lo hanno querelato per diffamazione. Così su Italia Uno, martedì sera: “Rizzoli miglior abitro? Sì, ma non allo Juventus Stadium. Io non ho prove, ma ho una sequenza importante di dati che mi dicono che quando sbaglia, quelle poche volte, lo fa in una direzione. È inutile che banalizzate, proprio con questo atteggiamento poi è scoppiata Calciopoli e la gente ancora si chiede come mai nessuno ha denunciato nulla”.

Il presidente degli arbitri Nicchi ha fatto partire la querela e Liguori ha affermato: “Non ho niente contro Rizzoli, lui è il migliore anche se a memoria ricordo piccoli errori, ma magari mi sbaglio. Ho espresso solo delle opinioni”. Molte. A Radio Kiss Kiss aveva detto: “E’ sicuro, matematico, che ci sarà un errore arbitrale allo stadio di Torino a favore della Juventus. Dite pure che sono un pazzo visionario. Abbiamo poche certezze nella vita e questa è una di quelle. Ricordate cosa accadde nello scontro diretto tra Inter e Juve col fatto di Iuliano e Ronaldo? Se vogliono smentirmi designano Orsato, ma se designassero Rizzoli è certezza che ci saranno errori”. Era stato scelto Rizzoli ma arbitrerà Orsato, perché il fischietto bolognese è stato fermato da un infortunio al polpaccio. O forse ha ragione Oliva: sono intervenuti i poteri occulti, che però forse, a questo punto, tifano Napoli.

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