Carlo Conti 6
La serata delle cover è una maratona lunghissima (spalmata fino all’una, anche a beneficio dell’audience) che procede senza impacci, per via della sua proverbiale professionalità. Gli ascolti se ne vanno un po’, ma restano un successo: farà Sanremo fino alla maggiore età del figlio (che ha due anni). Gli ingredienti sono i soliti, pop e nostalgia. L’anno scorso la reunion di Albano e Romina (che si è guadagnata una citazione perfino in Quo Vado di Checco Zalone). Quest’anno i Pooh, che hanno – com’era prevedibile – infiammato una platea non proprio di ragazzini. Però ci sono anche i giovani virgulti dei talent, per il pubblico dei più giovani. Domani arriva anche Cristina D’Avena, acclamata dal web. Ce lo meritiamo Carlo Conti? Forse sì (gli ascolti sono sempre stellari)

Virginia Raffaele 8
Donatella Versace
è piaciuta moltissimo, anche se l’interpretazione della stilista è un po’ monodimensionale. Cioè gioca solo sul tasto della plastica, anche se è molto divertente e ha fatto impazzire il web: “Sanremo è come la moda: prendi roba a caso, la metti insieme e speri vada bene”. Eprende in giro il Festival-carrozzone: ‘Cioè uno entra, canta, esce, ne arriva un altro. E la gente lo guarda pure? Geeenio! Ma come hai fatto a inventarti una roba così?”…  Ma la Fracci della seconda sera resta imbattibile. “Solo” 8

Gabriel Garko n.c
Chiacchierando con alcuni giornalisti, si è lasciato andare a confidenze personali. “Non mi sono rifatto gli zigomi. E quelle foto circolate con l’effetto botox erano tutte ritoccate…”. E sulle sue tendenze sessuali: “Io ci gioco un sacco. Quando arrivo sul set la prima parola che dico sempre è ‘Ciucciamelo’”. Che classe, eh? In mattinata, in conferenza stampa, si arrende: “Sono un supervalletto”. Non si capisce comunque la ragione del superlativo.

Madalina Ghenea 8 
L’abito rosso con cui è uscita a metà serata ha lasciato l’Italia senza fiato (irriferibili i commenti in Sala stampa). Pare stia dando lezioni d’italiano a Garko. E’ così bella, così precisa, così discreta che si prende un 8 pieno.

C'era una volta la Sinistra

di Antonio Padellaro e Silvia Truzzi 12€ Acquista
Articolo Precedente

Festival di Sanremo 2016, tra horror e miraggi. Perché ho ammorbato due sere della mia vita

next
Articolo Successivo

Sanremo 2016, il pasticciaccio brutto del voto: Miele chiede di essere riammessa, ma il Festival dice no

next