Sono in sciopero della fame da quattro giorni alcuni dei 36 attivisti di Napoli che la scorsa settimana sono stati sospesi dal Movimento 5 Stelle via mail e “con effetto immediato”. Nella lettera che decreta la loro sospensione c’è scritto che gli attivisti avrebbero manipolato l’assemblea per la scelta dei candidati alle prossime comunali di Napoli attraverso l’utilizzo di un gruppo chiuso su Facebook. Il gruppo esiste e si chiama “Napoli Libera”, ma gli attivisti sospesi giurano che il gruppo aveva l’obiettivo di denunciare il degrado della città e non boicottare niente. “Siamo dell’idea che questa mail non sia giusta – spiega Elio d’Angelo, attivista M5S e candidato sindaco di Napoli – Con la nostra manifestazione gandhiana chiediamo di poter dialogare con i vertici”

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