Il marchio è spagnolo, ma la precisione è tedesca, come del resto hanno sempre dichiarato con orgoglio anche i lavoratori del gruppo Volkswagen. Lo scorso anno, al Salone di Ginevra, Seat aveva annunciato l’arrivo del nuovo suv compatto, dando appuntamento di nuovo in Svizzera per il 2016. La promessa è stata mantenuta, e con un paio di settimane di anticipo rispetto all’apertura della kermesse svizzera, in programma dal 3 al 13 marzo, è stata svelata la Ateca: il primo suv prodotto da Seat (ma costruito in Repubblica Ceca, a Kvasiny, in uno stabilimento Skoda).

Si tratta di un’auto fondamentale per le sorti della Casa di Martorell, perché vuole diventare il terzo pilastro della gamma – dopo Ibiza e Leon – ma soprattutto perché il mercato è affamato di questo tipo di auto e la Ateca sembra avere tutte le caratteristiche per non deluderlo. Il nome, nel caso ve lo foste chiesti, riprende quello di un piccolo comune dell’Aragona e la tecnologia è made in Germany.

La nuova Seat, infatti, è l’ennesima auto nata sulla piattaforma modulare MQB e utilizza il meglio della “banca organi” del Gruppo Volkswagen, a partire dal nuovo 1.0 3 cilindri TSI da 115 CV, che sarà affiancato dal 1.4 TSI da 150 CV e dai classici turbodiesel 1.6 e 2.0 TDI (115, 150 e 190 CV). Con una lunghezza di 436 cm, la Ateca entra dritto nel segmento C-SUV, quello della Fiat 500X della Jeep Renegade e della Nissan Qashqai.

Con 510 litri di bagagliaio, poi, offre uno spazio ai vertici del segmento. La capienza scende a 485 litri per le versioni a quattro ruote motrici (4Drive) che utilizzano le sospensioni posteriori multi-link, mentre quelle a trazione anteriore si accontenteranno del ponte torcente. Per le trasmissioni, invece, la scelta è tra i manuali a 6 marce e i DSG, a 6 o 7 rapporti a seconda del motore. Il resto della tecnologia è quella delle Leon più evolute: fari anteriori a LED, il sistema di infotainment Easy Connect con display da 8 pollici, i Drive Profile e i sistemi di assistenza alla guida, tra cui spicca il Traffic Jam Assist attivo fino a 60 km/h.

Inizierà ad arrivare nei mercati europei a primavera, con le prime consegne italiane previste a luglio, e il debutto di una nuova denominazione per l’allestimento più ricco, Xcellence, che in parte spiega anche la strategia prevista per quest’auto. La Ateca, infatti, dovrà alzare la percezione che il pubblico ha del marchio che “è ben inferiore rispetto ai reali contenuti”, ha detto Luca de Meo, nuovo amministratore delegato di Seat, alla presentazione avvenuta a Barcellona. Il manager italiano ha spiegato che nonostante gli sforzi e gli ottimi risultati degli ultimi anni, quello spagnolo resta un brand difficile e che il proprio compito principale sarà quello di annullare il distacco fra il valore dei prodotti Seat e l’idea che ne ha la gente. La Ateca potrebbe essere l’auto giusta per riuscirci.

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