Se il possesso non fa per voi, così come l’auto di proprietà, da oggi c’è una nuova soluzione che si aggiunge alle tante già disponibili. Si chiama Ricaricar ed è un noleggio a lungo termine “evoluto” o al limite una sorta di car sharing a tempo determinato. Con il secondo, a dire il vero, condivide solo parte del concetto di “pay per use”, che viene realizzato con un schema di ricariche innovativo, che però è anche ciò che lo differenzia dai noleggi a lungo termine classici.

Ma siccome un esempio vale più di mille parole, basta fare due conti per capire il reale funzionamento. Innanzitutto il contratto è di 36 mesi e include praticamente tutto, tranne la benzina (che nel car sharing è inclusa); il cliente non si deve preoccupare di nulla se non, appunto, di fare rifornimento. Tutte le incombenze burocratiche e di manutenzione sono a carico di ALD Automotive – la società che ha creato Ricaricar – e al guidatore resta solo da controllare i chilometri che percorre.

Ricaricar, infatti, si paga con un canone mensile – non ci sono anticipi né maxi-rate finali – che può essere tarato su tre livelli a seconda che copra un chilometraggio mensile di 300, 500 o 800 chilometri. Ma la vera novità rispetto alle formule finora esistenti è, appunto, il concetto di ricarica. Nel momento in cui il cliente si rende conto di dover percorrere più chilometri, li può acquistare in tagli o pacchetti predeterminati.

In questo modo la spesa è legata alle reali esigenze di mobilità, non si incappa in fastidiose penali e non è necessario sottostare a limiti chilometrici annuali. Per tenere tutto sotto controllo ci sono un servizio di SMS e una app dedicata, che si interfaccia con il GPS della vettura e con il sito di Ricaricar, che si appoggia al portale di e-commerce Hurry. Quanto ai modelli disponibili, per ora la maggior parte sono citycar ma la gamma di vetture si sta rapidamente allargando.

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