Non si è ancora conclusa la tanto attesa miniserie di X-Files, ma giunta al giro di boa, la decima serie con Mulder e Scully ci ha stimolato a riflettere…

New X-Files series

Davide Venturi

Contrariamente al claim pubblicitario (“La verità è ancora là fuori”) la nuova serie di X Files sembra dare per digerito l’enigma alieno (avanguardia vent’anni fa, ora non più sorprendente) per riproporci un “gioco” basato sull’imbroglio: dagli equivoci (anche comici) di mostri solo in apparenza che si rivelano travestimenti pubblicitari, a uomini che si comportano come lupi mannari, ma sono solo psicopatici serial killer. E poi i depistaggi governativi che, almeno al netto dei primi 3 episodi, appaiono come il fulcro di questa nuova stagione. Come lo si realizza? Introducendo l’unica novità: la realtà filmata (come i frammenti d’archivio dell’11 settembre) che, in aggiunta ad un divulgatore televisivo che rimonta e rimodula la verità, formano un traballante mix tra la soap, l’inchiesta priva di fonti su internet e il revival di nuovi e strampalati x-files. Forse nessuno ha capito fin dove la nuova serie possa spingersi, ma a parodiare questa operazione è lo psicologo del terzo episodio che si rivolge a Mulder (e forse anche allo spettatore) e domanda: “Ha più bisogno di psicofarmaci l’uomo che pensa di essere una lucertola gigante o quello che crede che la storia della lucertola gigante sia vera?”. Però, negli anni Novanta, quanto era bello e reale farsi ingannare (senza sentirsi ingannati) da Fox Mulder. Oggi non ho provato questa sensazione.

Riccardo Marra

Sì hai ragione, non c’è più l’innocente ingenuità degli anni Novanta, quando un alieno con testa oblunga e una musica inquietante facevano il più di una serie thriller. Oggi, perché quelli sul tavolo di Mulder e Scully siano X Files credibili e appassionanti, invece, devono contenere dinamiche e colpi di scena più attuali per un pubblico disinibito ed espertissimo di misteri e sommersi. D’altronde quando le indagini iniziarono nel 1993, non esistevano neanche i telefoni cellulari! E qua arrivo alla tua “delusione”. Non pensi sarebbe stato peggio se i due agenti FBI fossero tornati in un mondo che non c’è più? Non sarebbe stato tragicomico se con trucco e parrucco avessero cercato di ringiovanirli di dieci anni? Io credo di sì. Credo che il nuovo X-Files fosse difficilmente realizzabile se non in versione contemporanea (nella forma e nella sostanza). Poi, certo, dal punto di vista emotivo gli anni Novanta mancano terribilmente anche a me, con quella loro capacità di stimolare le fascinazioni della gente senza corromperle e di dosare suggestioni con molta più dovizia di oggi. In cui la tavola imbandita a festa offre di più, chiaro, ma provoca contemporaneamente terribili e indigeribili abbuffate di senso.

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