Il 6 gennaio è stato il giorno del test con una bomba all’idrogeno e un mese dopo la Corea del Nord ha lanciato un razzo-satellite. Ma oggi il regime di Kim Jong-un fa un nuovo passo e riaccende il reattore a plutonio nel sito di Yongbyon che potrebbe fornire combustibile per armi nucleari “entro settimane o pochi mesi”. A riferirlo è stato il direttore dell’intelligence Usa James Clapper, che è apparso di fronte alla commissione dei Servizi Armati del Senato per presentare la relazione annuale dei servizi di intelligence Usa riguardo le principali minacce. Clapper ha spiegato che Pyongyang sta avanzando nel suo sistema di missili balistici intercontinentali.

“Abbiamo anche valutato che la Corea del Nord abbia mantenuto operativo il reattore abbastanza a lungo in modo da poter iniziare a recuperare il plutonio dal combustibile del reattore nel giro di settimane o mesi”, ha aggiunto, sottolineando che il regime di Kim Jong-un si è anche impegnato nello sviluppo di un missile a lungo raggio dotato di armi nucleari al punto “da essere una minaccia diretta per gli Stati Uniti“.

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