“La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”. Con una citazione che proviene direttamente da Gandhi l’amministrazione comunale targata Movimento 5 Stelle di Venaria Reale (Torino), la cittadina sede della storica sei-settecentesca reggia sabauda, annulla il Palio dei Borghi. Una corsa annuale che si tiene dal 1984 in piazza dell’Annunziata e che ha come involontari protagonisti una dozzina di asini che, modello Palio di Siena corrono con la loro modesta andatura attorno alla piazza accompagnati, sospinti e incitati da conduttori a piedi. Così per rispettare il benessere delle cocciute bestiole il sindaco Roberto Falcone, eletto nei 5 Stelle nel giugno del 2015, e l’assessore alla Cultura e al Turismo Antonella Bentivoglio D’Afflitto, hanno diramato un comunicato che cancella un pezzo di storia cittadina.

L’Amministrazione ha confermato quanto definito nel proprio programma elettorale “il divieto su tutto il territorio comunale di qualsiasi forma di spettacolo o di intrattenimento pubblico che contempli in maniera totale oppure parziale, l’utilizzo di animali sia appartenenti a specie domestiche sia selvatiche”, c’è scritto nel documento della giunta.

Un esempio di cosa sia il Palio dei Borghi di Venaria Reale lo si trova qui (guarda). “Quando inventai il Palio 32 anni fa mi immaginai qualcosa che piacesse a tutti, anche ai bimbi”, racconta Francesco Scrudato, lo storico fondatore della kermesse. “Coinvolsi tutti i borghi della città e misi al primo posto il benessere degli animali. Gli asini vengono condotti, o meglio tirati, da dei fantini che nemmeno li cavalcano, tanto che ci sono anche ragazze a condurli. E poi prepariamo un particolare tappeto di truciolato morbido in modo che se qualche asino cade a terra non si fa male”. “Noi non abbiamo mai maltrattato nessun animale, non siamo degli incivili, il nostro palio non è per nulla cruento. Quest’anno un asinello aveva un problema alla zampa e non l’abbiamo di certo fatto correre”, spiega a ilfattoquotidiano.it Enzo Cusanno, il presidente del Comitato Festeggiamenti Maria Bambina. “Nel 2006 abbiamo ricevuto la visita di una lega di difesa degli animali che dopo tutte le opportune verifiche non ha trovato nulla di irrispettoso nei confronti degli animali. I nostri asini vivono per 350 giorni all’anno in titola libertà in uno splendido parco gestito da una signora nel cuneese che presta le stesse bestie al palio di San Domenico di Asti”.

“Confermo, quelli del comitato non hanno colpe specifiche. E’ una questione di principio, quello della salvaguardia del benessere animale e noi non abbiamo fatto altro che applicare un punto del nostro programma”, spiega il sindaco Falcone al fattoquotidiano.it. La nuova regola ‘animalista’ verrà infatti applicata anche al possibile stazionamento nell’area comunale di Venaria Reale dei circhi con animali. Ma il Comitato non ci sta ed è pronto alla raccolta firme come ad un incontro chiarificatore con sindaco e giunta. “Questo punto del programma non verrà ridiscusso. Non torniamo indietro. Ora il Comitato che è composto da persone in gamba penserà ad altre iniziative in sostituzione: rievocazioni storiche in costume, tornei medioevali, il palo della cuccagna”. Senza prosciutti appesi, altrimenti che benessere animale è? “Io sono vegetariano, ex vegano, e reputo che l’alimentazione sia una scelta personale –chiosa Falcone – Noi qui intanto interveniamo su qualcosa che se eliminato non fa male a nessuno, anzi fa bene solo agli asini: l’uso degli animali per scopo ludico. Oltretutto a me il Palio non divertiva in modo particolare”.

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