“Nel 2011 Dorina Bianchi, insieme a Enzo Carra e a Paola Binetti lasciarono il Pd per andare all’Udc. E fu l’ultimo di una lunga serie di traslochi della Bianchi. Tanto che Matteo Renzi, ospite a ‘Porta a porta’, allora commentò negativamente quel passaggio. Quindi, da uno che la pensava così, mi sarei aspettato che poi dicesse all’onorevole Bianchi “Sei stata eletto con il centrodestra e stai nella maggioranza con il Pd, quindi, per te niente poltrone. E, invece, Renzi ha poi nominato la Bianchi  sottosegretaria alla Cultura“. Così il direttore de il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, ospite a “Otto e mezzo” (La7) commenta il cambio di casacca di Dorina Bianchi passata dal centrodestra al centrosinistra per sette volte in 15 anni. “Secondo me – continua Travaglio – faceva molto bene Renzi a porsi il problema di cosa avrebbero pensato gli elettori. Era un problema che aveva centrato per poi dimenticarsene, perché ora gli servono i numeri”. Stizzita la replica della neo sottosegretaria: “Io sono sempre stata eletta nel mio collegio a Crotone e in Calabria. Gli elettori mi hanno scelto e hanno deciso che ero coerente con le mie battaglie. Nei miei passaggi ho mantenuto coerenza nelle idee“. Controreplica di Travaglio: “Con un giro di parole l’onorevole Bianchi ci ha fatto capire che non esistono più la destra e la sinistra”. La Bianchi replica: “Sono sempre stata di centro”. “Alle ultime elezioni – controbatte Travaglio –  è stata candidata nel centrodestra di Silvio Berlusconi, dove c’era la Lega Nord che, adesso, lei schifa. E nel 2008 è sta eletta nel Pd di Walter Veltroni che aveva nel suo programma elettorale le unioni civili. E oggi lei fa una battaglia contro le unioni civili”

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