Fiat Chrysler Automobiles aggiusta il tiro e in occasione della conferenza sui risultati del 2015 pubblica per gli azionisti un aggiornamento del suo piano industriale 2014-2018. FCA deve ridimensionare il progetto Alfa Romeo: anzi, come dice la slide numero 13 della presentazione (qui sotto), l’impegno verso il brand rimane immutato, ma a causa della riduzione degli investimenti entro il 2018 e delle restrizioni all’importazione di automobili in Cina (le Alfa saranno prodotte solo in Italia), la gamma prevista sarà completata entro il 2020 invece che entro il 2018. In particolare, entro la fine del 2017 arriveranno solo la Giulia (nella foto in alto, la presentazione) e la Suv media. Al contrario, gli obiettivi per la Jeep sono stati rivisti al rialzo: soddisfatta dei risultati del marchio, l’azienda guidata da Sergio Marchionne punta a vendere 2 milioni di Jeep l’anno nel 2018 contro gli 1,9 milioni nel 2019 previsti precedentemente.

piano Alfa Romeo rivisto

Poi, in Nord America FCA ha deciso di puntare di più sui “truck”, vale a dire su Suv e pick-up, perché il basso prezzo del petrolio garantisce ancora lunga vita a questo tipo di mezzo. Inoltre non saranno aperte nuove fabbriche, e questo è un brutto colpo per la città di Toledo, nell’Ohio, che aveva riservato 100 acri di terreno all’espansione della fabbrica esistente, osserva Automotive News. FCA ripeterà l’esperienza di partnership testata con successo con la Mazda – che produce la Fiat 124 Spider – anche per il settore delle compatte. Infine, la tecnologia ibrida, che nel vecchio piano era riservata solo al minivan Chrysler Pacifica, sarà estesa a più modelli, fra cui la Jeep Wrangler, il pick-up Ram 1500. Inoltre, la Pacifica avrà anche una versione plug-in hybrid, cioè ricaricabile direttamente con la spina alla presa di corrente.

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