Col prezzo del petrolio in calo, negli Stati Uniti si faticano a vendere le auto elettriche a batteria, figurarsi quelle a idrogeno. Alcuni costruttori giapponesi, però, guardano oltre la contingenza del momento e si fanno le ossa con la tecnologia del futuro, le elettriche fuel cell, cioè quelle che invece di ricaricarsi alla spina hanno un serbatoio di idrogeno, il quale viene trasformato in corrente per alimentare il motore. I giapponesi in questione sono la Toyota, che ha già messo in vendita la sua Mirai l’anno scorso, e la Honda, che la segue quest’anno con la Clarity Fuel Cell. Il nuovo modello è stato presentato al Salone di Washington e sarà destinato, così come la Mirai, ad alcune zone selezionate di Stati Uniti ed Europa, quelle dove è presente una rete di distribuzione del gas, seppure allo stato embrionale.

La Clarity riprende il nome della FCX Clarity a idrogeno che circa 10 anni fa fu usato per un progetto pilota in California. Offre circa 300 miglia (480 km) di autonomia e sarà venduta negli States a circa 60.000 dollari, cioè 2.500 in più del prezzo di partenza della Mirai. I primi esemplari saranno consegnati entro la fine dell’anno a Los Angeles, nella contea di Orange, nella zona di San Franscisco e di Sacramento. La Casa dice che inizialmente darà le vetture in locazione, a 500 dollari al mese, nelle aree citate, per poi passare alla vendita quando la diffusione della rete sarà sufficiente: oggi, in California, solo 5 distributori sono aperti al pubblico. In attesa che l’idrogeno prenda piede, nel 2018 la Honda porterà sul mercato un modello “plug-in hybrid” (cioè con doppio motore, elettrico e a benzina, e con una batteria ricaricabile direttamente alla presa di corrente) costruito sulla stessa piattaforma della Clarity Fuel Cell.

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