Esecuzioni pubbliche e messaggi di martiri dell’Isis. Sono questi i contenuti ritenuti pericolosi, visionati dall’ambulante marocchino di 25 anni arrestato lunedì a Cosenza con l’accusa di essere un aspirante foreign fighter, pronto ad unirsi allo Stato Islamico. Nel luglio 2015 si era recato in Turchia ed era stato respinto per motivi di sicurezza d’intesa con gli investigatori italiani. Lui respinge le accuse, ma oggi gli uomini delle forze dell’ordine mostrano i siti e i video che l’uomo era solito vedere

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