Dibattito rovente negli studi de L’Aria che tira, su La7, tra il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, e Marilena Grassadonia, presidente delle Famiglie Arcobaleno, sulle unioni civili e sui diritti degli omosessuali. Grassadonia racconta la sua esperienza personale di mamma di tre figli, avuti con la sua compagna. Ma Gasparri non ci sta: “Io credo che tutte le situazioni che forzino una realtà naturale abbiano dei limiti che non vanno travalicati, altrimenti possiamo fare la clonazione: io voglio un figlio come Leonardo Da Vinci, così, clonando, facciamo 1000 Leonardo Da Vinci e il mondo migliora. E’ l’eugenetica, c’erano pure i nazisti che volevano questo” – continua – “Avremo il figlio ‘à la carte’, come se fosse un’automobile. Io difendo il diritto naturale e la Costituzione, perché un figlio non è un’automobile. Posso essere contrario?”. “Lei può essere contrario” – ribatte il deputato di Sel, Nicola Fratoianni – “basta che la sua contrarietà non diventi una legge, cioè la negazione di un diritto e un’ostinata cecità rispetto al mondo”. Il presidente delle Famiglie Arcobaleno dissente da Gasparri: “Non è l’unione di un uomo e di una donna ad avere un bambino, ma l’unione di un ovocita e di uno spermatozoo. Ci sono anche coppie eterosessuali sterili che hanno difficoltà ad avere figli“. “Si rassegneranno” – replica il vicepresidente del Senato – “Tutti vogliono essere alti 3 metri“. Grassadonia spiega il proprio punto di vista e racconta la propria esperienza vissuta in Spagna con la fecondazione eterologa. Gasparri insiste sulla valenza del diritto naturale, innescando una nuova polemica con Fratoianni: “Ma sì, forziamo la natura, ammazziamo quelli zoppi. Qui ci sono quelli che si sbracciano per salvare i cinghiali e invece quando si parla di una vita umana, quella non conta“. Grassadonia accusa Gasparri di avre pregiudizi ideologici, il senatore controbatte: “L’ideologia è la sua, che ci vuole insegnare cosa è la natura”. “Le sue dichiarazioni sulle coppie sterili sono di una violenza inaudita“, replica il presidente dell’associazione. “La vita nasce dall’incontro tra un uomo e una donna, sia nella generazione naturale, sia nell’adozione” – insiste il parlamentare – “questo è un fatto che nessuna legge potrà alterare. E poi c’è la teoria gender, secondo cui esistono 54 orientamenti sessuali. Io vedo che c’è molta confusione. Inventare una genitorialità che non esiste in natura è ideologia. A questo punto, si può anche arrivare ad avere il figlio bello, biondo, alto e non piccolo, brutto e nero“. Esplode la gazzarra e interviene il direttore del Messaggero Veneto, Tommaso Cerno: “Io sono omosessuale, celebre, alto, biondo e bello. Quindi, metto insieme tutti“. Poi lamenta l’assenza di una legge sull’omofobia in Italia e il caos sui diritti gay

Articolo Precedente

La Repubblica, quello che non dice sulle unioni civili

next
Articolo Successivo

Unioni civili: esiste davvero il diritto di avere un figlio?

next