Copertina di Maurizio Crozza, che apre la nuova puntata di Dimartedì (La7), soffermandosi sull’annuncio che il premier ha fatto sul licenziamento dei dipendenti pubblici fannulloni: “Renzi ha detto che i fannulloni devono andare a casa entro 48 ore. Significa che, se oggi è martedì, entro giovedì si svuotano tutti gli uffici pubblici, che praticamente diventeranno oasi naturalistiche incontaminate. La natura, infatti, in assenza dell’impiegato pubblico, si riprende il possesso dei Comuni. Senza fannulloni nascerà il Parco Nazionale dell’Anagrafe“. Il comico ironizza sull’indolenza e sulle risposte non eccessivamente gentili di alcuni impiegati pubblici e aggiunge: “Non me la prendo con statali, perché ci sono anche degli statali che… che… Vabbè, non me la prendo con gli statali. Io ho visto anche statali che si facevano un mazzo così. A Berlino. Però li ho visti“. E aggiunge: “Ha ragione Renzi: uno statale che viene beccato da una telecamera a non fare niente invece che lavorare in 48 ore deve andare a casa. Solo che dovremmo estendere questo provvedimento a tutte le telecamere e quindi alle telecamere di Agorà, Porta a Porta, La Gabbia, Dimartedì, Ballarò, Otto e Mezzo, Piazzapulita, Quinta Colonna, Matrix, Virus, L’Arena, perché quelle trasmissioni sono piene di parlamentari che, invece di lavorare, non fanno un cazzo. Giusto?” – prosegue – “E i parlamentari sono statali. Giusto? Quindi, in questo Paese possiamo affermare che dal primo dei parlamentari all’ultimo degli impiegati nessuno fa una beata telecamera. Quindi, entro giovedì, Renzi, che è il capo degli statali, va a casa. Giusto? Perciò venerdì si vota. Giusto?”. Crozza osserva: “Non è vero che i parlamentari non fanno un cazzo. Purtroppo lavorano. Alla cazzo, ma lavorano. Volete uno stipendio senza lavorare? Rivolgetevi al sindacato. Bon per farvi aiutare, ma per farvi assumere“. Il comico imita, quindi, Maurizio Landini, ospite in studio, e Susanna Camusso. Tornato nei suoi panni, Crozza continua: “La domanda è: ma in questo Paese chi è che lavora? Le trattorie. E poi Juncker si lamenta che a Roma un interlocutore? Ma per forza. Ha provato a telefonare a Er Pallaro a Campo de’ Fiori? E come interlocutore c’è anche Gentiloni, che era il portavoce di Rutelli, mica un pupazzo. Era il portavoce del pupazzo. Non gli piace nemmeno Gentiloni? C’è Alfano. Ah, vedi che ora rivaluta Gentiloni?”. La copertina di Crozza si conclude con un riferimento alle banche: “Banca Etruria è fallita, il Monte Paschi di Siena sta trascinando tutti i titoli bancari nel baratro. Come mai tutte le banche che scricchiolano sono in Toscana? Ma scusa, Giova, quanti papà ha la Boschi?

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