La legge di riforma della sanità toscana è stata pubblicata sul bollettino ufficiale della Regione. Ma il testo è diverso da quello approvato dal consiglio regionale. A sostenerlo sono i consiglieri del Movimento Cinque Stelle che hanno presentato un esposto alla magistratura per denunciare “difformità” e “variazioni”. Un testo, quello approvato in consiglio dopo una maratona non-stop di 5 giorni, che già aveva avuto i suoi problemi: dalla legge, infatti, era sparito il centro della riforma, cioè la formazione delle “maxi Asl” (con un taglio di aziende sanitarie da 12 a 3).

Secondo i consiglieri M5s Giacomo Giannarelli e Andrea Quartini “la legge in vigore è diversa da quella votata: un illecito vero e proprio“. Colpa, secondo i Cinque Stelle, di “una mano amica del Pd”. I grillini ora chiedono (di nuovo) le dimissioni dell’assessore alla Sanità Stefania Saccardi: la vicepresidente della Regione, renziana, viene infatti ritenuta la “principale figura politica che poteva indirizzare queste modifiche”. Secondo il Pd invece non ci sarebbe affatto alcun illecito: “Si tratta solo di un normale coordinamento tecnico del testo – dichiara il capogruppo democratico Leonardo Marras a ilfattoquotidiano.it – Un’attività ordinaria e comprensibile a tutti tranne che a dei dilettanti allo sbaraglio”. Saccardi – fanno sapere dal suo staff – preferisce invece non commentare.

Lo stralcio di un terzo degli articoli originariamente previsti e la battaglia in aula hanno portato il Pd a approvare un testo per alcuni tratti pasticciato. Secondo il M5S lo stralcio – deciso dal Pd dopo il quarto giorno di battaglia consiliare – aveva reso incoerenti alcuni passi del “Preambolo” già approvati con il testo finale, incoerenza a cui avrebbe però rimediato successivamente “una mano amica del Pd”. Un fatto “grave” secondo il M5S.

Tra le disposizioni stralciate c’è ad esempio quella relativa al consiglio sanitario regionaleIl testo originariamente approvato in aula – evidenzia il M5S – dedica l’articolo 12 del Preambolo proprio a questo organismo, ma poi il riferimento scompare del tutto nel testo pubblicato sul Bollettino: “La mano amica del Pd ha corretto l’errore addirittura con un paragrafo che parla di altro”. Nessun riferimento insomma al consiglio sanitario regionale: nell’articolo 12 pubblicato sul bollettino ufficiale si parla infatti di “disposizioni di natura transitoria” che devono garantire “la continuità del sistema nella fase di passaggio fra la vecchia organizzazione del sistema sanitario regionale e la nuova organizzazione introdotta dalla presente legge”. Nel mirino dei grillini finisce anche l’articolo 7 del Preambolo, quello relativo al “Dipartimento di prevenzione”: in questo caso “la mano amica ha modificato il Preambolo per perfezionare alcuni passaggi”. Tutto ciò spinge i grillini a chiedere le dimissioni di Saccardi e che le figure tecniche responsabili di queste modifiche siano “identificate” e “perseguite”. Tutto materiale che il M5s vuole sottoporre all’attenzione della magistratura. Circostanza che non preoccupa il Pd: “Il M5S – ribatte Marras – si rivolga un po’ a chi gli pare”.

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