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Fabio Fazio, polemiche per lo spot di Tim: “E’ giornalista, non può fare pubblicità”. Il conduttore: “Avvertito l’Ordine, aspetto risposte”

Il conduttore di Che tempo che fa è protagonista della nuova campagna di marketing del gruppo della telefonia. Ma è iscritto all'albo dei giornalisti, la cui carta dei doveri vieta di "prestare il nome, la voce, l'immagine per iniziative pubblicitarie incompatibili con la tutela dell'autonomia professionale". La difesa: "Ho chiesto la cancellazione se sarà accertata l'incompatibilità"

di F. Q.

Bufera su Fabio Fazio per la scelta di fare da testimonial per la Tim. Il conduttore, infatti, è protagonista della nuova campagna di marketing del gruppo della telefonia pur essendo iscritto come pubblicista all’Ordine dei giornalisti, la cui carta dei doveri vieta di fare pubblicità. Secondo la Carta deontologica “il giornalista non assume incarichi e responsabilità in contrasto con l’esercizio autonomo della professione, né può prestare il nome, la voce, l’immagine per iniziative pubblicitarie incompatibili con la tutela dell’autonomia professionale. Sono consentite invece, a titolo gratuito, analoghe prestazioni per iniziative pubblicitarie volte a fini sociali, umanitari, culturali, religiosi, artistici, sindacali o comunque prive di carattere speculativo”. Di qui la polemica contro Fazio sollevata da alcuni blogger e rimbalzata su Facebook.

Il conduttore di Che tempo che fa, contattato dal sito Tvblog.it, ha risposto che il 26 novembre, prima di iniziare le riprese, ha avvertito l’ordine. E ha chiesto la cancellazione dall’albo se fosse stata accertata l’incompatibilità. “Il Presidente del Consiglio dell’Ordine mi ha immediatamente risposto, da un lato ringraziandomi per la sensibilità dimostrata informando l’Ordine anticipatamente, dall’altro affermando di ritenere competente a decidere il Consiglio di Disciplina“, si legge nella sua lettera. “Sono in attesa di ricevere la risposta da parte del Consiglio di Disciplina”.

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