“L’atteggiamento della Philips è da Far West”. Così il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha commentato gli ultimi sviluppi della vertenza della Saeco, la storica produttrice di macchine da caffè del bolognese, dove da oltre un mese e mezzo i lavoratori sono in presidio permanente davanti allo stabilimento, contro il licenziamento di 243 persone. Pochi giorni fa, l’azienda ha chiesto ai fornitori di dirottare le merci in Romania, per aggirare il blocco dei tir da parte dagli operai.  “Noi stiamo chiedendo che si apra una trattativa – ha detto il leader delle tute blu da Bologna, a margine dell’attivo dei delegati regionali della Cgil – perché è possibile tenere qui la produzione. Siamo pronti a discutere quali altre produzioni si possono fare, ma mi sembra che non ci sia questa volontà di investire. E il problema non è solo dei lavoratori – ha concluso – ma anche del Governo che deve fare la sua parte fino in fondo”

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Cnr, “mancano soldi” per pagare i ricercatori. Ma ai dirigenti indennità per 1,2 milioni

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Sanità, più compiti e meno assunzioni: lavoratori sempre più in affanno

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