Quello che stupisce di più, una volta arrivati alla stazione di Colonia, è pensare che oltre 500 donne possano essere state aggredite all’aperto, sotto gli occhi di tutti. Poi parli con qualcuna di loro e senti la preoccupazione, l’insicurezza che trapela dai loro occhi, dalle loro parole.

Ad oggi le denunce di violenze subite nella notte di Capodanno sono oltre 500, 120 quelle di natura sessuale. Qualcuna ti dice che la polizia non c’era, qualcun’altra che non si erano mai visti tanti uomini tutti insieme, altre ancora che erano tutti “non europei”. Una giovane che lavora in un bar mi racconta delle avance oscene ricevute da un gruppo di nordafricani. Una coppia di amiche venute dal Belgio mi dice di essere state messe all’angolo e che avevano paura di urlare per non aizzare i loro aggressori, che fortunatamente le hanno lasciate andare indenni. Il giorno dopo – mi dicono – leggendo le notizie, si sono sentite fortunate, loro almeno non avevano subito violenze fisiche.

Conferenza stampa polizia Colonia dopo aggressioni capodanno

Nonostante la paura, colpisce la responsabilità di queste donne. Nessuna parola di odio, né di razzismo, nessun urlo alla guerra. “Non è una questione di religione” mi dice una signora sulla cinquantina “ma di differenze culturali”. La maggioranza di loro chiede più sicurezza e controllo, ma nessuna vuole filo spinato e barricate. Le parole di odio e razzismo vengono lasciate agli uomini di Pegida, il movimento estremista che se la prende con l’islam, gli stranieri e inneggia al nazionalismo più sfrenato.

Poi ti giri e sulla scalinata di fronte al Duomo, di fronte alla stazione, vedi un gruppo di giovani siriani che, cappello in mano, distribuiscono con un sorriso volantini con scritto, in tedesco, che loro prendono le distanze dalle violenze di Capodanno, che sono venuti in Germania per lavorare e non per molestare, e che quanto accaduto fa schifo pure a loro.

In attesa che si faccia luce su quanto accaduto – impossibile non pensare a un’organizzazione generale – non si può negare che il problema sicurezza, a Colonia come in altre città, esiste a vada risolto con fermezza. Bisogna solo scegliere se farlo con la responsabilità delle donne di Colonia o con le urla degli uomini di Pegida.

@AlessioPisano

www.alessiopisano.com

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