Se il buongiorno si vede dai Golden Globes 2016 Leonardo Di Caprio e The Revenant sembrano pronti a sbancare anche l’Oscar. L’Associazione della stampa straniera a Los Angeles ha emesso il proprio verdetto e per Alejandro González Iñarritu e il suo nuovo film ambientato tra i boschi della frontiera americana nel 1822 sono solo premi pesanti: miglior film drammatico, miglior regia e miglior attore di un film drammatico. Sul palco californiano è sembrato rivedere la sequenza della notte degli Oscar 2015 con tutta la famiglia di Birdman a raccogliere allori, sorrisi, e pacche sulle spalle. Chiaro che l’attesa per la tanto agognata statuetta dell’Oscar a Di Caprio come miglior attore sembra ad un passo. A parte l’Eddie Redmayne con The Danish Girl, già premiato lo scorso anno per La teoria del tutto, non sembrano esserci rivali. Vedremo il 14 gennaio con le nomination, dove Di Caprio sarà chiaramente presente, e poi a fine febbraio. “Non potete capire quanto sono sorpreso”, ha spiegato Iñarritu ieri notte sul palco dei Globes. Poi riferendosi alle numerose polemiche riguardo alla durissima disciplina tenuta per gli attori sul set di The Revenant ha spiegato: “Il dolore  è temporaneo, ma un film è per sempre”. “Dedico questo film ai nativi americani presenti nel film e a tutte le popolazioni indigene del mondo”, ha commentato Di Caprio dopo che Julianne Moore gli ha consegnato il Globe. “E’ ora che si riconoscano la vostra storia e si proteggano le vostre terre dagli interessi corporativi e da tutti coloro che vogliono sfruttarle. E’ venuto il momento di ascoltare la vostra voce e proteggere questo pianeta per le future generazioni”.

Altra sorpresa molto italiana nella notte dei Globes2016 è quella del premio ad Ennio Morricone per la miglior colonna sonora per il film The Hateful Eight. E’ stato proprio il regista del film, Quentin Tarantino, ampiamente snobbato dalle altre nomination, a ritirare il premio per il suo compositore: “Per quel che mi riguarda è il mio compositore preferito. E quando parlo di compositori non parlo di quelli che compongono per i film, ma parlo di Mozart, Beethoven, Schubert”, ha spiegato Tarantino.

Sorpresa anche nella casella della miglior attrice in un film drammatico dove Cate Blanchett e Alicia Vikander sono rimasta a bocca asciutta. Ha vinto, invece, l’outsider Brie Larson per Room, il drammone di Lenny Abrahamson, titolo a produzione indipendente (la A24) che ha lasciato un segno non da poco tra i titoli delle grandi produzioni hollywoodiane. Sempre nelle categorie degli attori protagonisti, ma per le commedie, vincono Jennifer Lawrence per la sua interpretazione in Joy (di Globe ne ha già vinti 3 su 4 nomination), e Matt Damon per The Martian. Il film di Ridley Scott vince oltretutto il premio come Miglior Commedia o Musical, qualificando ancora una volta questo strano, alieno, oggetto filmico che è la sua ultima opera. 

Tra gli attori non protagonisti il Globe va a Kate Winslet per l’occhialuta interpretazione in Steve Jobs (Globe anche come miglior sceneggiatura per Aaron Sorkin), film andato piuttosto male al botteghino Usa; e al felice ritorno di Sylvester Stallone, 70 anni il prossimo giugno, che con Creed (in uscita in Italia tra pochi giorni) raccoglie uno dei suoi rari premi ufficiali. “Ringrazio soprattutto i produttori che nel 1976 colsero l’occasione di prendere un attore che ‘borbottava’”, ha dichiarato commosso l’interprete di Rocky e Rambo che proprio in Creed torna con la sua maschera di boxeur invecchiato intento a portare sul ring il figlio del suo vecchio rivale/amico Apollo. Altro premio che prelude ad un Oscar possibile è quello per il Globe al miglior film in lingua straniera andato a Il figlio di Saul dell’ungherese Laszlo Nemes, ambientato nel campo di concentramento di Auschwitz.

Anche se di Globe ne sono stati assegnati parecchi, tra cui la miglior serie drammatica (Mr. Robot) e comica (Mozart in the jungle) e tra le varie categoria di miglior attori protagonisti e non tra le varie tipologie di serie tv Jon Hamm (Mad men), Gael Garcia Bernal (Mozart in the jungle) e Lady Gaga (American Horror Story: Hotel), la serata di gala 2016 presentata da Rick Gervais ha lasciato a bocca asciutta tra i tavolini tondi molto informali della sala di Beverly Hills titoli come Carol, Spotlight e The Big Short. Tra pochi giorni si capirà se ci sarà qualche spazio di manovra per loro e recuperare nomination agli Oscar o se The Revenant, Iñarritu e – finalmente – Di Caprio sbancheranno Hollywood nel 2016.

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