Subito dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre i titoli delle compagnie aeree, a partire da Air France-Klm, erano stati tra i più penalizzati in borsa. Segno che gli investitori ritenevano che rischiassero gravi ripercussioni in termini di mancati ricavi. Ora il gruppo franco-olandese ha diffuso una stima ufficiale dell’impatto negativo atteso sui conti: 70 milioni, più dei 50 previsti in precedenza. Questo nonostante il traffico sia stabile a 6,7 milioni di passeggeri. “L’impatto negativo degli attentati terroristici sul fatturato di dicembre è stimato intorno ai 70 milioni di euro – si legge nella nota diffusa lunedì – con una netta attenuazione di questo effetto sulle ultime due settimane”.

A dicembre il numero dei passeggeri è rimasto stabile grazie alla buona performance della compagnia low cost del gruppo, Transavia, che ha registrato un aumento del 13,1% del traffico. Al contrario Air France e Klm, da soli, hanno subito un calo dell’1,1%, scendendo a quota 6,2 milioni di biglietti. Il “fattore di riempimento dei voli” (loading factor) si è attestato all’82,8% contro l’83% del dicembre 2014. Gli Rpk, ossia i ricavi per passeggero per chilometro, sono cresciuti dello 0,7%, anche in questo caso grazie alle buone performance di Transavia.

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