Netflix675

Si chiama Smartflix e offre accesso al catalogo globale di Netflix sgretolando ogni limite geografico e permettendo di vedere dal nostro Paese – come da ogni altro – qualsiasi film, serie tv o documentario disponibile nel catalogo Netflix di qualsiasi altro Paese al mondo.

L’App – per ora disponibile per Mac e Windows – è stata sviluppata da un programmatore già balzato, nei giorni scorsi, agli onori delle cronache in Francia ed in Inghilterra, rispettivamente sulle pagine di Le Monde e del Sunday Express, ma che preferisce restare anonimo.

Proprio mentre l’Unione europea dichiara di voler cancellare, a colpi di nuove regole, il c.d. geoblocking – ovvero la pratica commerciale che permette ai grandi broadcaster di offrire contenuti diversi in mercati geografici diversi – Smartflix raggiunge il risultato attraverso una manciata di linee di codice né geniali né originali ma di grande usabilità.

Basta, infatti, scaricare l’app sul proprio Pc, inserire il proprio nome utente e password di Netflix e si può iniziare a sfogliare l’intero catalogo mondiale di Netflix ed a godersi ogni film e serie Tv senza neppure rendersi conto del fatto che si tratti di contenuti normalmente disponibili o meno nel Paese dal quale ci si collega.

Ci si ritrova, così, tra le mani un catalogo di oltre 14 mila film contro quello di poche migliaia di titoli attualmente riservato agli utenti italiani e decine di stagioni di serie Tv alle quali, in assenza di Smartflix, non si potrebbe accedere ancora per mesi o, addirittura per anni.

E’ il caso, ad esempio, di House of Cards, la popolare serie prodotta proprio da Netflix ma trasmessa, in Italia da Sky.

Smartflix sembra, dunque, un’autentica manna dal cielo per gli utenti italiani – e non solo – di Netflix giacché moltiplica il valore del loro abbonamento, per ora – e almeno per tutto il primo mese – in maniera completamente gratuita.

Ma, naturalmente, non è tutto oro quello che luccica. Netflix, a quanto si apprende dalle pagine di Le Monde, sin qui, si sarebbe limitata a dichiarare di “non incoraggiare questo genere di utilizzazione”. Ma tra non incoraggiare e vietare il passo è lungo.

E che l’idea alla base di Smartflix sia a prova di Tribunale è almeno lecito dubitare. E’ ovvio, infatti, che la circostanza che il catalogo di Netflix sia diverso da Paese a Paese non è figlia né di un capriccio, né del fatto che si sia ritenuto di tenere più a lungo con il fiato sospeso gli spettatori di questo o quello Stato ma, più semplicemente, di un intricato e complesso dedalo di licenze e clausole contrattuali che riconoscono a Netflix il diritto di rendere disponibili taluni contenuti in Francia e, magari, non in Italia o negli Usa ma non in Europa.

Ora, però, Smartflix – che sulle proprie pagine scrive in ogni dove di non essere in alcun modo collegato a Netflix – minaccia di polverizzare ogni limite contrattuale e di aprire ai milioni di abbonati Netflix in giro per il mondo l’accesso ad una libreria di contenuti della quale, sin qui, nessuno ha mai potuto godere integralmente.

Difficile credere che l’industria cinematografica resterà a guardare, si accontenterà dell’attuale posizione di Netflix che, per il momento, si limita a “scoraggiare” l’uso di Smartflix e non pretenderà la testa di quest’ultimo per tornare a rinchiudere gli utenti nei recinti geografici di provenienza.

E, d’altra parte, fino a quando Netflix non farà la sua mossa, non c’è ragione per la quale i suoi utenti dovrebbero considerare illecito l’utilizzo di Smartflix, tanto più che nelle condizioni del contratto con Netflix, c’è scritto espressamente che “Potrai trovare applicazioni di terze parti (comprese, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, siti, widget, software o altre utilità software) (“Applicazioni”) che interagiscono con il servizio Netflix. Il tuo utilizzo di tali applicazioni potrà essere soggetto alle condizioni di utilizzo o della licenza di terze parti”.

E’ fuor di dubbio che Netflix potrebbe vietare ai propri utenti l’utilizzo di Smartflix e, ancor prima, vietare a quest’ultima di rendere accessibili i propri contenuti eludendo le proprie barriere geografiche ma, fino a quando ciò non accade, non sta certo ai milioni e milioni di utenti Netflix in giro per il mondo preoccuparsi di verificare se abbia o non abbia anche il diritto di far loro vedere anche questo o quel film o questa o quella serie Tv.

Articolo Precedente

Cantone, il reportage mancato. La replica: ‘Un equivoco, venga quando vuole’

next
Articolo Successivo

“La maschera dei media in Iran”, media e regime nell’era Rohani

next