General Motors ha scelto la fiera dell’elettronica Consumer Electronic Show (Ces) di Las Vegas per svelare il suo nuovo veicolo elettrico Chevrolet Bolt, che andrà in produzione entro la fine del 2016. Avrebbe potuto aspettare qualche giorno e presentarlo al Salone di casa, quello dell’auto di Detroit, e invece no, “l’elettrica per le masse” – così la definisce GM per il suo prezzo di circa 30.000 dollari con gli incentivi governativi – esordisce fra smartphone e computer. Non a caso: oltre ad andare a batteria – 200 miglia/320 km di autonomia – la Bolt sarà un’auto sempre connessa e in grado di fornire “le tecnologie e le soluzioni di trasporto che i clienti ci chiederanno”, ha detto l’amministratore delegato Mary Barry (nella foto in alto) citando “le app per il car sharing, i nuovi modelli di possesso e la guida automatizzata”. Secondo Automotive News, la Bolt è stata progettata fin dall’inizio come auto da condividere: offre anche un facile accesso ai sedili posteriori e interni costruiti con materiali molto resistenti, capaci di sopportare il logorio dell’utilizzo pubblico. La GM ha annunciato che si affaccerà al settore del trasporto pubblico grazie all’alleanza siglata con Lyft, la concorrente americana di Uber, nella quale ha investito 500 milioni di dollari e per la quale produrrà una flotta di veicoli noleggiabili dai driver.

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