Blitz e fermi per scongiurare un attentato durante i festeggiamenti di Capodanno. Intanto c’è un altro arresto legato agli attentati di Parigi rivendicati dall’Isis. Il decimo dall’inizio delle indagini. Nella rete della polizia di Bruxelles è finito Ayoub B., belga di 22 anni. Il mandato di arresto nei suoi confronti è stato emesso dalla procura generale belga che lo accusa di “omicidi terroristici e partecipazione alle attività di un gruppo terroristico”. Tra cinque giorni il tribunale deciderà se confermare l’arresto. Il presunto terrorista è stato arrestato nel corso di una perquisizione a Molenbeek, quartiere della capitale da dove proveniva Salah Abdeslam, l’attentatore di Parigi riuscito a fuggire, “è stata sequestrata una decina di cellulari Gsm, che vengono attualmente esaminati. Non sono stati scoperti né armi né esplosivi”.

Nella capitale l’allarme per il rischio di attacchi rimane altissimo. Il sindaco, Yvan Mayeur, ha deciso di cancellare per Capodanno i fuochi e le feste di piazza. Si parla di “pericolo concreto“. Per scongiurarlo, la polizia ha messo a segno sette perquisizioni (a Molenbeek, a Anderlecht e Laken e Sint Pieters Leeuw, nel Brabante fiammingo) e sei persone sono state fermate. L’ufficio del procuratore generale ha precisato che i sei verranno interrogati e un magistrato deciderà se emettere mandati di arresto nei loro confronti.

Nell’ambito della stessa inchiesta sui possibili attentati durante le feste, il 29 dicembre gli investigatori ne hanno sventato uno programmato proprio per la notte del 31. Due persone sono state arrestate con l’accusa di “minaccia di attentati, partecipazione ad attività di un gruppo terroristico”. Si tratta di sospetti jihadisti che facevano parte di un club di motociclisti musulmani chiamato ‘Kamikaze Raiders‘.

Gli arresti e i fermi sono un’ulteriore conferma che la pianificazione e il coordinamento degli attacchi è stato gestito dal Belgio. L’ultimo elemento emerso dalle indagini rivela che le stragi di quel 13 novembre compiute in vari punti di Parigi sono state coordinate in tempo reale da una persona rimasta in Belgio. Prima di lanciare l’assalto al Bataclan, i kamikaze hanno infatti inviato un sms a un numero di cellulare belga. “Si parte, si comincia”, ha scritto uno dei terroristi a un destinatario che in quel momento in Belgio. Un altro numero belga che diffondeva il segnale dalla stessa zona in Belgio è stato in contatto per tutta la sera con Abdelhamid Abaaoud, considerata mente degli attentati.

Non solo a Bruxelles. Da Tokyo a New York, passando per Mosca e Roma la paura per possibili attentati è alta in tutto il mondo. Soprattutto in Francia. Il governo ha deciso di rafforzare le misure di sicurezza durante i festeggiamenti per il nuovo anno nelle principali città del paese, con il dispiegamento di poliziotti, gendarmi e militari senza precedenti. Le celebrazioni che ogni anno avvengono sugli Champs Elysees e vicino alla Torre Eiffel non sono state sospese, ma sarà ridotto il tempo e le attività di intrattenimento.

Allerta massima anche in Italia. Per il concerto che si terrà al Circo Massimo di Roma è prevista un’area di massima sicurezza, all’interno della quale si potrà accedere dai varchi predisposti. Vietati fuochi d’artificio e bottiglie di vetro all’interno dell’area. Nella capitale saranno impegnati 2.300 militari, già sul territorio dall’inizio del Giubileo. A Milano piazza del Duomo, dove si terrà il concerto di Caparezza, l’area sarà divisa in due da un corridoio di sicurezza di 250 metri con transenne antipanico. In tutta Italia saranno dispiegati 6.500 soldati.

Articolo Precedente

Ruanda, il comportamento dei musulmani durante il genocidio – Parte II

next
Articolo Successivo

Unione Europea e Usa: le ansie di sempre, le certezze degli anni bisestili

next