Televisione

Televisione, il meglio e il peggio del 2015: tra programmi (pochi) ben fatti e “polpettoni indigesti”

di Domenico Naso

Che anno è stato, questo 2015, per la tv italiana? Verrebbe da rispondere con un enorme “boh”, perché la situazione del piccolo schermo nel nostro paese è in fase di stallo da tempo immemore. Si muove molto il fronte delle tematiche sul digitale e di alcuni canali Sky, ma le reti generaliste vegetano, vivacchiano, si accontentano dei soddisfare i loro bisogni primari senza quasi mai osare. E allora, alla fine di un anno che, anche a causa dei cambiamenti al vertice in casa Rai, potremmo definire transitorio, stilare una classifica del meglio e del peggio del 2015 televisivo è impresa ardua. Di programmi scadenti, quando non brutti e inguardabili, ce ne sono stati tanti, troppi. La maggior parte dei palinsesti è infarcita di cazzatelle di scarsissima qualità, giusto per riempire gli slot disponibili. Sono pochissimi i programmi che, nel bene e nel male, lasciano il segno. Ne abbiamo scelti 7, tra migliori e peggiori.

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