La crisi costringe le scuole superiori della Provincia di Lodi a chiudere sei giorni in più per le vacanze natalizie ma non a lavorare di meno. Al liceo Gandini e Verri, le vacanze più lunghe saranno solo per gli studenti; gli assistenti amministrativi sperimenteranno, invece, il telelavoro. L’idea è della dirigente Giusy Moroni che di fronte alla decisione dell’ente locale di spegnere il riscaldamento a partire dal 21 dicembre fino al 10 gennaio (anziché dal 23 al 6 come previsto dal calendario regionale) non si è data per vinta e ha proposto al suo staff di lavorare da casa. Una scelta per continuare a rispondere alle esigenze delle famiglie e alle richieste che arrivano dal ministero. Il liceo assicura l’apertura di uno sportello due ore al giorno. Per il resto tutto ciò che riguarda l’amministrazione scolastica è portato avanti dagli impiegati stando seduti sulla poltrona di casa o sdraiati a letto.

Una novità assoluta che la dirigente Maroni sta seguendo personalmente: “Ciascuno addetto alla segreteria in questo periodo potrà continuare a svolgere le attività che potrebbe fare a scuola: controllare la posta elettronica; rispondere ad eventuali rilevazioni del Miur; fare pagamenti; archiviare il materiale sul nuovo sito. Ogni assistente amministrativo ha individuato alcuni compiti sui quali può portarsi avanti stando comodamente a casa. C’è stata la massima collaborazione da parte di tutto l’organigramma e ciò ha permesso di dare una risposta positiva e concreta alla nostra utenza”. Al liceo lodigiano stanno sperimentando anche un nuovo sistema di protocollo digitale che avranno modo di provare in queste settimane in cui la scuola sarà chiusa.

La scelta di spegnere il riscaldamento è dettata dal risparmio energetico imposto dalla Provincia di Lodi che ha deciso con i dirigenti di cambiare il calendario scolastico regionale per riuscire ad ottimizzare le risorse che sono sempre meno per gli enti locali. “E’ vero – spiega la dirigente – che gli studenti resteranno a casa sei giorni in più ma faremo 200 ore di lezione come tutti: lavoreremo di più quando non serve il riscaldamento. E’ una soluzione temporanea ma sono favorevole a questa revisione dei tempi scolastici”.

Secondo la preside si tratta di una proposta che va incontro anche agli studenti che hanno più tempo in questo modo di recuperare alcune materie sulle quali sono in affanno o di riposare per tornare in classe più sereni e pronti ad affrontare la seconda parte dell’anno scolastico. A lavorare fuori ufficio sarà anche la dirigente che non avrà il riscaldamento nemmeno nella sua stanza: Giusy Moroni in questi giorni si terrà in contatto con i suoi docenti attraverso la posta elettronica e il telefono. Preparerà il piano dell’offerta formativa, i progetti del piano nazionale digitale e si preoccuperà dell’alternanza scuola-lavoro, senza mettere piede nel suo liceo. Gli unici presenti saranno i collaboratori scolastici che su base volontaria si occuperanno di alcuni piccoli lavori di manutenzione dell’edificio.

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