Polemica rovente tra la deputata del M5S, Vega Colonnese, e il sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe Castiglione, indagato per turbativa d’asta sull’appalto del Cara di Mineo, durante l’audizione di fronte alla commissione d’inchiesta sui Cie, a palazzo San Macuto, in merito al centro di accoglienza siciliano e agli incontri tra il coordinatore di Ncd in Sicilia e Luca Odevaine, l’uomo di Mafia Capitale nel business della gestione dei migranti. La scelta di riconvocare in commissione il sottosegretario Castiglione era stata annunciata il 18 settembre scorso dal presidente della commissione parlamentare di inchiesta sui migranti, Gennaro Migliore, dopo che Il Fatto Quotidiano pubblicò i due verbali integrali delle dichiarazioni rese ai pm dall’ex vicecapo di gabinetto di Veltroni. Lo scontro in commissione è scatenato da una domanda della parlamentare pentastellata, che menziona l’articolo dello scorso 1 settembre, a firma di Marco Lillo, sulle dichiarazioni di Luca Odevaine incentrate sul sistema Cara di Mineo, sugli affari di Ncd in Sicilia e sui suoi rapporti con Castiglione. “Sono stato ascoltato il 24 giugno in questa sede” – risponde Castiglione – “Da allora nessun atto, nessuna intercettazione, nessuna dichiarazione di chicchessia sono stati legittimamente acquisiti dall’autorità giudiziaria. Lei questi atti come li conosce? E questa fonte come ha acquisito questi atti? A me non è stato notificato nulla. Risponderò solo di atti a mia conoscenza, non vengo audito in commissione per commentare l’articolo di un giornale. Questo giornale come fa ad avere queste dichiarazioni di Odevaine?”. I toni di Castiglione si inaspriscono in un crescendo continuo e a interromperlo è Migliore, il quale precisa che i commissari sono liberi e legittimati a fare le domande. Colonnese replica: “Innanzitutto, qui i toni andrebbero pesati. Siamo in una commissione d’inchiesta e le sto chiedendo cose legittime per svolgere il nostro lavoro, altrimenti questa commissione non avrebbe senso. Questi articoli sono pubblici e in qualità di deputata le chiedo quali sono i suoi rapporti con Odevaine. La invito ad usare toni leggermente più bassi, visto che li abbiamo tutti, nonostante le cose che abbiamo visto al Cara di Mineo. Dopo quello che abbiamo visto, i nostri toni dovrebbero essere 10 volte più accesi”. “Sulla mia gestione” – ribatte Castiglione – “non può che usare toni rispettosi. Io non rispondo a un presunto articolo di giornale e a una dichiarazione che non conosco, così come non conosco gli interrogatori al dottor Odevaine. E quindi legittimamente l’autorità giudiziaria non mi ha contestato nessuna frase e nessuna dichiarazione. E io da 6 mesi dovrei continuare a commentare articoli di giornale?”. Interviene nuovamente Migliore che difende l’operato della commissione. Il sottosegretario ribadisce: “Anche io sono stato rispettoso. Da parte mia c’è la completa collaborazione con la commissione d’inchiesta, perché abbiamo gestito il Cara di Mineo con trasparenza e forse pensavo di ottenere qualche merito per quel lavoro. Purtroppo non è andata così. Le vicende che sono seguite mi hanno dato qualche amarezza. Ma in quei due anni ci sono state sicuramente correttezza amministrativa e grande trasparenza. E dopo un anno, in cui sono stato coinvolto in un ciclone mediatico, spero di non rispondere più ai giornali”. E aggiunge: “C’è un avviso di garanzia con un’imputazione provvisoria. Ho grande rispetto del lavoro dei magistrati e degli approfondimenti che dovranno fare. Io risponderò puntualmente, quando ne verrò a conoscenza, delle dichiarazioni del dottor Odevaine. Sarò puntualissimo e rigorosissimo nella ricostruzione dei fatti, se qualcuno dovesse venire a contestare il mio atteggiamento o comportamento contrario ai doveri morali di un pubblico amministratore”. Castiglione poi ripete a più riprese la garanzia di ‘massima trasparenza’ con cui ha gestito il centro di accoglienza siciliano e ammonisce la deptuata Colonnese: “Sul rigore morale, la prego di non fare valutazioni politiche. Capisco la battaglia politica, ma in questa vicenda ho messo in gioco tutta la mia credibilità morale”

Articolo Precedente

Legge di Stabilità, via libera definitivo del Senato: 162 votano sì a fiducia

next
Articolo Successivo

Renzi in Libano, jeans e mimetica tra i caschi blu: “Made in Italy è anche peacekeeping”

next