Bonus cultura da 500 euro per i 18enni italiani ma non per gli stranieri. Il provvedimento contenuto nella legge di stabilità, approvata oggi in Senato, non ha infatti subito modifiche. Ma dopo le polemiche dei giorni scorsi , il Pd prova a correre ai ripari. Sandra Zampa, vice presidente del partito e aderente a ReteDem,  sostiene sia stato un errore: “L’esclusione dall’accesso alla Carta elettronica degli studenti stranieri che compiranno 18 anni nel 2016 è un errore cui occorre porre rimedio anche per dar seguito alla più volte ribadita scelta di investire in cultura per realizzare politiche di integrazione e coesione sociale“.

La parlamentare dem ha quindi esortato l’esecutivo a varare una misura per estendere i benefici anche ai 18enni stranieri: “Toccherà ora al governo – aggiunge – individuare misure analoghe alla Carta elettronica da assegnare agli studenti extracomunitari residenti nel nostro paese. La mia speranza e l’impegno dei parlamentari di Retedem è che ciò avvenga nel più breve tempo possibile. Sono certa che ci siano le condizioni e la disponibilità del governo a procedere celermente in questa direzione”.

Già nei giorni scorsi il bonus cultura aveva ricevuto molte critiche proprio per questo motivo. Andrea Maestri, deputato iscritto al gruppo Alternativa Libera-Possibile, l’aveva definita una “leggina razziale” mentre monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, aveva parlato di “segnale bruttissimo sul piano culturale”. Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, aveva fatto il mea culpa, ma aveva aggiunto : “Non penso si riesca a rimediare in questa legge di Stabilità“.

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