La commissione Bilancio della Camera ha approvato il pacchetto Sicurezza del governo e altri emendamenti parlamentari alla legge di Stabilità. E tra le misure previste c’è anche il leasing immobiliare che permette di acquistare la prima casa un po’ come avviene con le automobili. Come funziona questo contratto di locazione finanziaria, strumento fino a oggi riservato agli immobili non residenziali? Per ora i dettagli tecnici non ci sono (spetterà al ministero dell’Economia e all’Associazione bancaria italiana fornire istruzioni e modalità), ma il meccanismo è chiaro: un intermediario finanziario o una banca acquisterà o costruirà l’immobile su scelta e secondo le indicazioni dell’utilizzatore, il quale pagherà prima un canone di affitto e alla fine di un tempo concordato potrà riscattare la casa o lasciarla all’istituto di credito. Il corrispettivo che l’utilizzatore pagherà dovrà tenere conto del prezzo di acquisto o di costruzione e della durata del contratto. E, in caso di risoluzione del contratto per colpa dell’utilizzatore, l’intermediario avrà diritto alla restituzione del bene. Ma per accedere al leasing immobiliare in alternativa al mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale si devono avere meno di 35 anni e un reddito inferiore ai 55mila euro.

La novità, infatti, approvata con due emendamenti identici Pd e Ap, prevede che solo questa specifica categoria possa dedurre le spese sostenute ai fini Irpef. Proprio come accade ogni anno quando si compila la dichiarazione dei redditi e si chiede la detrazione delle rate del mutuo. E nel dettaglio, si tratta della detrazione del 19% sia delle spese sostenute per i canoni e i relativi oneri accessori fino a un massimo di 8mila euro annui sia per il riscatto finale per un importo non superiore a 20mila euro. Così, numeri alla mano, ogni anno si potranno recuperare 1.520 euro, mentre dalla maxi rata finale il bonus sale a 2.280 euro.
Il meccanismo del leasing prevede anche che in caso di difficoltà, come la perdita del lavoro, il canone possa essere bloccato una sola volta per un periodo massimo complessivo non superiore a dodici mesi. E la sospensione non comporterà nessuna commissione o ulteriore spesa.

Il leasing immobiliare è certamente un’alternativa al mutuo che consente di acquistare casa (gli immobili devono avere destinazione abitativa a esclusione delle cat. A1, A8 e A9) senza contrarre un debito con la banca, nonché una misura di stimolo all’edilizia e al mercato immobiliare, settori duramente colpiti dalla crisi. Anche i costruttori, infatti, potranno avere sgravi derivanti dai contratti di leasing, mentre le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono dovute in misura fissa. Nel dettaglio, per le cessioni da imprese edili nei confronti della società di leasing, le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono dovute in misura fissa (200 euro ciascuna); nel caso di cessioni di immobili effettuate da soggetti privati nei confronti della società di leasing è prevista l’applicazione dell’imposta di registro nella misura proporzionale dell’1,5% e delle imposte ipotecarie e catastali in misura fissa (200 euro ciascuna). “Non so se sia adatta la parola rivoluzione, ma questa è una misura dallo straordinario valore sociale ed economico, in quanto può dare una spinta positiva alla crescita del Paese”, ha spiegato il presidente di Assilea, l’Associazione italiana del leasing, Corrado Piazzalunga.

In attesa di conoscere anche le indicazioni del Notariato, va sottolineato che l’emendamento riprende le proposte contenute in un disegno di legge presentato nell’aprile 2014 alla Camera e fermo al Senato da settembre 2015, che aveva previsto uno stanziamento di 5 milioni di euro per l’anno 2015, di 12,5 milioni di euro per l’anno 2016 e di 25 milioni di euro per l’anno 2017. Un tesoretto di cui non c’è traccia nell’emendamento. Mentre tuttora i giovani aspiranti proprietari di casa possono contare sul Fondo di garanzia per la prima casa che fa ottenere un mutuo anche a quanti sono più svantaggiati agli occhi dei sistema bancario perché non hanno le garanzie reddituali e patrimoniali, potendo contare sulla garanzia statale che copre il 50% della quota capitale di un finanziamento fino a 250mila euro.

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