“Non voterò la mozione di sfiducia contro il ministro Boschi, non è questa la maniera di risolvere i problemi emersi in questa vicenda, anche se è vero che potrebbero esserci alcuni aspetti da chiarire, soprattutto per quanto riguarda i rapporti tra la banca e i familiari del ministro”. Così il senatore Mario Monti ospite a Otto e mezzo su La7. “Il ministro deve chiarire quelle cose che stanno presentando perplessità come la posizione dei familiari all’interno della banca”, ha proseguito l’ex premier. “Penso sia un problema di sensibilità in chi sta al governo e ha rapporti con quella banca. Conflitto di interessi? Va valutato pacatamente con le carte in mano. In Italia non c’è una vera disciplina e sanzioni sul conflitto di interesse, si dovrebbe fare molto di più perché la nostra è una cultura che punta più su uno stile solidale che non sulla rigida divisione dei ruoli”.

“La Banca di Italia e la Consob sono due istituzioni rispettabili”, ha sostenuto poi l’economista ed ex commissario europeo per il mercato interno. “Ma non sono infallibili e se lo si ritiene doveroso ben venga un’indagine approfondita. Ma da parte della magistratura, perché temo che una commissione parlamentare d’inchiesta non porterà a risultati auspicabili”.

Monti ha parlato anche di politica fiscale, dicendo che “nell’attività di governo sono e sono stato più di sinistra di Renzi, perché, per esempio, quando si decide di abbassare le tasse ci si dimentica, io credo, che sono anche una forma di ridistribuzione“.

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