“Renzi non mi ha ancora chiamato, ma è sempre molto attento alle vittorie della pallavolo. E questa è una di quelle”. Festeggia Carlo Magri – presidente della Fipav, la Federazione italiana pallavolo. Dopo il Mondiale maschile del 2010 e quello femminile del 2014, il nostro Paese organizzerà anche il Mondiale maschile del 2018. “Organizzare la manifestazione”, spiega a ilfattoquotidiano.it il presidente federale dal 1995 e per il quale ancora la pallavolo italiana non trova un sostituto, “costa venti milioni di euro, all’incirca. E noi chiudiamo i bilanci dopo due mesi e sempre in pareggio”.

E se i maligni pensano che organizzarlo significa vincerlo, non ricordano i risultati delle manifestazioni: quarto posto con i maschi nel 2010, che costò la panchina ad Andrea Anastasi. Quarto posto poco più di un anno fa per le ragazze di Bonitta, ma sotto un mare di affetto. Le regole non scritte dello sport: dimmi con che atteggiamento scendi in campo e ti dirò quanto vale il tuo risultato. Soprattutto se non luccica con una medaglia.

Da Losanna, sede della FIVB, la notizia è che il nostro paese organizzerà la rassegna iridata insieme alla Bulgaria. Un binomio che è stato testato agli Europei conclusi ad ottobre (con i gironi in entrambi i due paesi). Solo che questa volta sarà l’Italia ad ospitare le finali. E Torino la sede della Final Four, con i 15mila posti del PalaRufini. Dopo il PalaLottomatica nel 2010 e il Forum di Assago nel 2014, la pallavolo si sposta sotto la Mole. Città, tra l’altro, del ct Gianlorenzo Blengini. “Fino ad agosto siamo concentrati sui Giochi olimpici – commenta il tecnico, oggi a Civitanova – ma questa notizia dimostra la bravura strategica e politica di Magri”.

Supportata dal Coni e dal suo presidente Giovanni Malagò, la pallavolo italiana che fa bella figura contribuisce all’ambizioso progetto olimpico di Roma 2024. Anche se serve ben altro, in quel caso. Nel 2018, poi, ricorreranno i 40 anni dalla medaglia d’argento al Mondiale del 1978, quando la pallavolo italiana mise insieme il primo grande risultato internazionale. Ma, soprattutto, saranno 20 anni dall’ultima medaglia mondiale (Giappone 1998). E se la pallavolo italiana promettesse di rinnovarsi, dopo aver chiuso il cerchio?

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