Botta e risposta serrato tra il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, e la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, sul caso del preside di Rozzano. Il giornalista spiega il suo editoriale a riguardo, “La pecorina smarrita”, nel quale ironizza sull’uso politico della religione: “Il fatto che siano le stesse persone che difendevano Berlusconi e persino i suoi bunga bunga e che ora improvvisamente siano diventati più papisti del papa mi fa molto ridere. Si è passati dalle pecorine alle pecorelle“. Travaglio menziona il pellegrinaggio ‘cattolico’ di Salvini, La Russa e Gelmini a Rozzano. Giorgia Meloni puntualizza: “Se avessi potuto, sarei andata volentieri anche io, come ho fatto già molto prima di tanti. Il preside di Rozzano è diventato il simbolo di un problema che va avanti da diverso tempo. Io, in totale solitudine, un po’ alla Cassandra dei nostri tempi, ho avviato questa campagna per la difesa delle nostre tradizioni. E’ folle che questi simboli vengano tolti dalle scuole per questo furore ideologico di certo relativismo che impera nella nostra società”. La parlamentare menziona la gita alla mostra fiorentina di Chagall e di Van Gogh che sarebbe stata impedita ai bambini di una scuola elementare di Firenze per non urtare la sensibilità degli scolari islamici. E accusa: “Poi patrociniamo con il ministero dei Beni Culturali e con la Regione Toscana una mostra in cui viene raffigurato Gesù Cristo crocifisso immerso in un bicchiere di pipì. Io mi schifo di una società del genere“. Travaglio osserva: “Il preside di Rozzano non è simbolo di un bel niente. Si è visto arrivare due madri che volevano fare dei corsi di inni natalizi ai ragazzi in orario scolastico e giustamente lui si è opposto, spiegando che ci sono l’ora di musica e l’ora di religione e che la programmazione scolastica si decide con gli insegnati e con il consiglio d’istituto. E’ successa l’ira di Dio con quel pellegrinaggio dei politici. Stanno trasformando tutto in burletta. Praticamente ora Gesù bambino è diventato come il pandoro“. “Magari, il pandoro nella pipì almeno non lo mettono“, ribatte Meloni che dà una versione critica della vicenda di Rozzano. “Chi se ne importa se non fanno iniziative religiose a scuola” – replica il direttore de Il Fatto Quotidiano – “le faranno le famiglie a casa loro. Siamo in uno Stato laico“. “Non c’entra niente lo Stato laico” – controbatte la leader di FdI – “E’ la nostra civiltà!“. “Non vedo nessuna opera di smantellamento dei valori” – osserva Travaglio – “Vedo iniziative idiote, come quella di non portare gli studenti alla mostra di Chagall, e una iniziativa legittima di un preside. E per quale motivo si deve vedere un ex ministro dell’Istruzione, peraltro distruttrice della scuola come la Gelmini, che va lì a cantare ‘Tu scendi dalle stelle’? E’ una cosa comica, non è nemmeno degna di essere presa in considerazione. Forse” – continua – “sarebbe meglio chiedersi come sia compatibile col presepe e col Vangelo chi dice tutti i giorni: ‘Spariamo contro di loro, cacciamoli a calci in culo, tornino nel loro Paese, leviamogli le moschee’. Io non vedo questa fioritura di valori tra i difensori dell’Occidente. Se abbiamo dei valori, li nascondiamo molto bene

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