Quando le scarpette col 23 si alzano in aria Byron Russel, finito a terra dopo il cambio di direzione del suo avversario, può solo guardarle disperato prendere il volo. Michael “Air” Jordan tira quasi da fermo, con le braccia che rimangono stese all’aria fino a che il pallone scende giù dal canestro, dando ai Bulls il sorpasso sui Jazz. 87-86, time out immediato e occhio al cronometro: 5,2 secondi alla fine, il tempo di un altro tiro, ma il punteggio non cambierà più. Per Chicago il titolo NBA 1998 è il secondo “three peat” (cioè la vittoria di tre campionati di fila) in appena otto anni. E vale il sesto anello per il giocatore più forte di tutti i tempi.

È forse questa la tavola più bella di “Michael Jordan. La biografia a fumetti” (Edizioni BD): la graphic novel di Wilfred Santiago è un racconto fatto di colori forti, pennellate ruvide e anatomie improbabili, quasi klimtiane, che mostrano un Jordan ragazzino con le gambe sottilissime, che piange a letto quando resta fuori dalla prima squadra del suo liceo, per poi diventare il gigante che ha segnato la storia del basket, dal 1984 al 2003, l’anno del terzo e definitivo ritiro. Nel fumetto gli eventi sportivi si mescolano coi fatti privati del campione e qualche squarcio di cronaca americana diventata ormai storia. E così vediamo Magic Johnson che chiama Air per dirgli di avere contratto l’Hiv.

Vediamo Jordan andare in tv a invocare il ritorno alla calma durante i saccheggi che avvennero a Chicago, la notte del trionfo NBA contro Portland, nel 1992. E in collage fatti di disegni, titoli di giornale e frame video amatoriali vediamo il pestaggio del tassista Rodney King da parte della polizia, che nel marzo 1991 scatena giorni e giorni di disordini a Los Angeles.

Il libro è stato presentato al negozio Airness Milano di via Santa Maria della Porta da Flavio Tranquillo, il telecronista che nei primi anni ’90 raccontò le gesta di Jordan sui canali nazionali. Replica venerdì 11 alle 19.15, al negozio Back Door di piazza Galileo a Bologna.

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