A Milano il miglior liceo classico è il “Sacro Cuore” mentre l’istituto tecnico primo in classifica è il “Gerolamo Cardano”. A Firenze gli studenti che vogliono studiare greco e latino non possono che affidarsi al “Dante” che mantiene il primo posto come l’agrario per quanto riguarda gli istituti tecnologici. Sotto il Nettuno la maglia rosa dei licei va al “Galvani” e a Bari all’ “Orazio Flacco”. A fare la fotografia della qualità delle scuole secondarie di secondo grado è “Eduscopio.it”, il portale della fondazione Giovanni Agnelli che ha presentato in questi giorni l’edizione 2015 con i dati aggiornati.

Un valido contributo per gli studenti e le famiglie che in questi mesi dovranno scegliere il futuro percorso d’istruzione. Il sito valuta il mondo dell’istruzione, città per città, scuola per scuola, sulla base della capacità di formare agli studi universitari. “Abbiamo seguito 709 mila diplomati di tre anni scolastici (2009/10, 2010/11 e 2011/12) nei loro percorsi universitari al primo anno da immatricolati. Come di consueto, a partire dal numero di esami superati e dalla media dei voti ottenuta – spiegano alla Fondazione – abbiamo tratto indicazioni sulla qualità delle scuole secondarie di provenienza. Grazie al miglioramento della qualità delle banche dati siamo riusciti a classificare le performance di 4.420 scuole in tutta Italia, oltre 140 in più rispetto all’anno scorso”.

Una fotografia che racconta il difficile cambiamento e miglioramento delle nostre scuole: “I dati ci dicono che in centri urbani molto grossi e con tante scuole, quali ad esempio le aree metropolitane di Milano e Napoli, circa il 90% delle scuole non guadagna o perde più di tre posizioni nel ranking. Dove i numeri si fanno ancora più ampi, come nel caso di Roma, la percentuale di stabilità scende al 70% ma è comunque ancora elevata. Nei centri più piccoli, ovviamente, la stabilità è ancora più elevata”, spiegano i ricercatori.

A Firenze, per esempio, il liceo scientifico “Guido Castelnuovo” resta primo in classifica così il “Da Vinci” mantiene la sua posizione. Tra i migliori anche il “Gramsci”. Sempre in fondo alla lista, invece, le “Scuole Pie Fiorentine” e il “Don Bosco”. Anche tra i tecnici economici resta sul podio il “Marco Polo” seguito dal “Galileo Galilei” che guadagna una posizione.
A Milano, i licei che godono di ottima reputazione restano il “Sacro Cuore”, il “Carducci” e lo storico “Berchet”. Il “Tito Livio” che chiudeva la classifica lo scorso anno segna un netto miglioramento. Dei licei scientifici va citato il “Volta” ma anche il “Da Vinci” che con il già nominato “Sacro Cuore” conquistano i primi posti. Tra i tecnologici va segnalata la ripresa del “Primo Levi” che con la scuola intitolata a “Enrico De Nicola” copre le prime due posizioni.

Nella capitale il “Mamiani” prende il posto del “Tasso” che passa sul secondo gradino dei classici seguito dal “Kant” e dal “Dante Alighieri” che resta quarto.
A Bologna oltre al “Galvani”, assicura una buona qualità, il “Minghetti”. Nell’indirizzo scienze umane, invece, peggiora il liceo “Laura Bassi” che passa da primo in classifica a terzo lasciando il posto al “Da Vinci” e al “Sabin”. Nei tecnici, il “Mattei” resta primo per quanto riguarda l’indirizzo economico e il “Pacinotti” per il tecnologico.

Eduscopio è stato in grado di analizzare la situazione anche nelle più piccole province dando uno spaccato inedito. A Brescia, per esempio, è il classico “Arnaldo” a vincere la sfida mentre per quanto riguarda le scienze umane si registra una certa mobilità: lo scorso anno il “De André” di Brescia poteva vantare le sue performance ora lascia il posto al “Capirola” di Ghedi.
A Verona il “Maffei” resta il re dei classici così il “Galilei” degli scientifici e il “Montanari” delle scienze umane. I ragazzi che vorranno scegliere un tecnico buono potranno guardare con interesse al “Pasoli”, all’“Einaudi” e al “Marco Polo” che da due anni riescono a fornire ottimi parametri alla fondazione “Agnelli”.

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