È probabile che in Spagna siano lì a domandarsi cosa mai ci troveranno gli italiani ne “Il Segreto” posto che quella telenovela un po’ tirata via può contare su più di quattro milioni di fedelissimi spettatori. Per quanto ne abbiamo saltuariamente osservato la spiegazione potrebbe essere cercata nell’incrocio di almeno tre diversi aspetti: c’è quello dell’esotismo ma non troppo” (siamo della Spagna di quasi un secolo fa); si aggiungono le consuete dinamiche caratteriali (gelosia, avidità, supponenza, ingenuità, spavalderia ecc.); e non mancano l’azione e l’avventura. Insomma, dall’intimo si passa all’epico e al favoloso come se niente fosse.

E così domenica 26 aprile accadeva che mentre Aurora rivelava a Candela di essere la figlia di Pepa e Cristian, don Angelo spiegava la differenza fra l’aldilà e l’aldiquà a Francisca, preoccupata che Leon fosse rimasto sulla terra a tormentarla. Poi, facendo un salto di qualche mese, arriviamo al 29 novembre dove troviamo Aurora e Gonzalo che, nonostante il coprifuoco, vogliono andare a San Juan per verificare che Juanita si trovi in manicomio (nella puntata successiva scopriranno che invece è fuggita, previo avvelenamento degli internati).

Vero che da aprile ad oggi l’ascolto di questo pot-pourri di carrambate e avventura ha perso qualche penna d’ascolto, ma si tratta di frazioni di punto, e quindi continua a trattarsi di un caso esemplare di arruolamento degli spettatori. Chi si è fatto arruolare? Innanzitutto il pubblico femminile, che del resto da sempre premia i percorsi del racconto e in particolare le signore over 55 (mentre tra le donne più giovani e fra i maschi si registra qualche cedimento di fedeltà e attenzione). Il Nord ha disertato in massa (nel Veneto siamo al 5%) mentre il Sud è corso in caserma dal 18% dell’Abruzzo fino al 30% della Calabria. Infine, per quanto riguarda i livelli di istruzione, le licenze elementari dicono “presente” col 30% e poi, più sale il titolo più s’abbassa lo share, fino al 6,6% dei laureati.

Siamo praticamente alla fotocopia dell’audience di Del Debbio. E così ci viene da osservare che, se Del Debbio in fondo opera nella continuità con Emilio Fede, il conduttore badante, Canale 5, dagli e dagli con Il Segreto a tutti i giorni e a tutte le ore, sembra rassegnato a lasciare alle nuove piattaforme il pubblico modernizzante per rinserrarsi nella rendita sicura del tradizionalismo. Non sappiamo se dal punto di vista della pubblicità sia una soluzione vincente, ma avranno fatto i loro calcoli. Intanto resta il fatto che i palinsesti del principale canale generalista privato si trovano ad essere alimentati da produzione estera a basso costo. Se la tv avesse un Dante, ma non ce l’ha, saremmo ormai all’”ahi serva Italia di Segreto ostello!”

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