Arresti domiciliari per 6 persone (tutti imprenditori), 9 indagati e il sequestro preventivo per un ammontare complessivo di circa 19 milioni di euro. E’ il bilancio dell’atto conclusivo dell’inchiesta per bancarotta fraudolenta sul crack dell’azienda calzaturiera Valleverde. I provvedimenti emessi dal gip presso il Tribunale di Rimini sono stati eseguiti dai militari della Guardia di Finanza di Rimini, coadiuvati dai comandi di Brescia, Mantova e Pesaro in quella è stata definita ‘Broken Shoes‘. Le condotte ascritte agli indagati riguardano sia la vecchia proprietà che la governance della newco bresciana appositamente costituita per garantire la continuità aziendale nella fase del concordato preventivo omologato dal Tribunale di Rimini. Tra i beni sequestrati anche una immobiliare con sede a Rimini e quattro nella Repubblica di San Marino, nonché ai saldi attivi di conti correnti sia nazionali che esteri, avvalendosi anche di una rogatoria internazionale accolta dall’Autorità Giudiziaria della Repubblica di San Marino. Nelle intercettazioni della Gdf gli indagati si dicevano: “La procura vuole sapere perché la Valleverde non ha mai pagato niente, neanche gli affitti e dove ha messo i 10 milioni di euro di crediti dei magazzini venduti?” e l’altro interlocutore risponde: “Prima o poi ci arrivano ah ah ah

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