Per risarcire le vittime del terremoto che nel 2002 fece crollare una scuola nella quale morirono 27 bambini e la loro maestra, il Comune di San Giuliano di Puglia (Campobasso) “di fronte all’assenza dello Stato” ha deciso di mettere in vendita piscina, centro polifunzionale e casa anziani. Questo l’annuncio di Luigi Barbieri, il sindaco del paese molisano, devastato dal sisma di tredici anni, durante un convegno alla Camera in cui ha ripercorso la paradossale vicenda giudiziaria: il tribunale ha, infatti, individuato cinque responsabili, oltre al Comune, stabilendo risarcimenti per 35 milioni di euro. “Ma i cinque condannati – spiega il primo cittadino – si sono liberati di tutti i beni, perciò la responsabilità ricade interamente sul Municipio, vale a dire sugli stessi cittadini di San Giuliano. Quindi, gli stessi che hanno perso i loro figli ora dovrebbero risarcire loro stessi. Una cifra che – continua – per un paesino di mille abitanti sarà impossibile da pagare. Abbiamo fatto appello allo Stato, ma nessuno ci ha risposto. E allora abbiamo messo in vendita tutti i beni comunali. E il prossimo passo sarà il dissesto finanziario del Comune

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