Real Time“, fra i canali di Discovery, è quello di più evidente successo perché raggiunge spesso il 2,5% di share in prime time. Tanti spettatori davvero visto che gli altri “canalini” che fanno da nebulosa attorno alle sette sigle generaliste di Rai, Mediaset e La7, solo eccezionalmente varcano la soglia dello zerovirgola. Il canale si propone come “mondo in cui le spettatrici, indipendenti e moderne ma anche legate ai valori tradizionali, possono indentificarsi completamente”. Insomma, si rivolge all’universo femminile e a quel tanto di femminile che in ognuno alberga.

Nel mondo femminile, a giudicare dal palinsesto, si passa il tempo ad imparare: dal cucinare (“Bake Off” e, non bastasse, anche “Junior Bake Off“, versione coi minori) all’allestire sponsali (ed ecco il Boss delle cerimonie e il Diario di un wedding planner) fino, e qui arrivano le spettatrici “indipendenti e moderne”, all’Alta Infedeltà (di chi, con chi, perché) che sapidamente ricostruisce con attori storie garantite di tradimento nella coppia, sposata o non sposata che sia. Insomma, a voler riassumere, Real Time si rivolge a quel tanto di Anna Karenina che è presente in ogni cuoca.

Sono programmi che piacciono davvero, nel senso che contano su un ascolto costante e non su una moltitudine di fuggevoli contatti. Da notare, tuttavia, che la fattualità cuciniera procura più ascolti di quella traditora. Forse perché se segui la preparazione di un dolce ti annoti mentalmente i trucchi e le accortezze dell’esperto e così giustifichi il tuo stare lì a vedere la tv anziché a rassettare casa, fare i compiti o controllare che siano fatti. Mentre l’utile che estrai dalla anatomia dei tradimenti è più psicologico che fattuale. Detto in altro modo, Alta Infedeltà sarà anche parte del mondo femminile, ma su Real Time deve sgomitare perché è concettuale (le corna non si vedono, ma essenzialmente si pensano, prima, dopo e durante) mentre la Cucina, più o meno Alta e così immediatamente fattuale che in un canale denominato Real Time ci sguazza alla grande.

Viene comunque da domandarsi che ci stia a fare questa macchinetta da ascolti nel canale 31, dove ci arrivi solo se già lo conosci, anziché sistemarsi stabilmente, ora che Discovery se lo è aggiudicato, sul canale 9, l’ultimo dei one digit e dunque alla portata dello zapping compulsivo. Perché, insomma, non sbarca armi e bagagli nell’area generalista, dove compare se non andiamo errati solo qualche replica di questo o quel programma. Certo, diventando concorrenti veri di Mediaset si dovrebbe rinunciare alle puntate usate di Amici di Maria De Filippi.
Ma visto che la partita attorno a cosa si debba intendere oggi per “generalismo” è tuttora aperta, saremmo davvero curiosi di vedere cosa succederebbe ad affrontarla partendo da una connotazione delimitata sì, ma forte nei numeri. Del resto, piaccia o non piaccia, di soldi nel generalismo tv ne girano ancora tanti, e proprio lì un po’ di vera concorrenza non ci starebbe male.

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