Milano, 14 febbraio 2007;Discoteca;foto di © Ermes Beltrami / emblema

Mi sento un po’ come l’immensa Sandra Mondaini che a letto sbuffava con l’altrettanto immenso Raimondo Vianello e diceva: “Che noia che barba, che barba che noia”.

Ma davvero trovate così eccitante scrivere messaggi erotici, conditi da foto esplicite ed emojii? Io no. Anche perché, ho l’esempio di amiche che mi hanno confessato che mentre il ragazzo di turno inviava primi piani di tronchi/tronchetti/rametti/stuzzicadenti etc., loro mescolavano la zuppa. Non è solo roba per ragazzini: anche gli adulti flirtano in questo modo. C’è chi va avanti mesi – tanto è virtuale – e chi invece dopo poco incontra il/la destinataria. Visto che sono anziana e queste diavolerie offuscano, a mio avviso, la bellezza del dirty talking a letto, ecco qualche consiglio alla Donna Letizia, per un sexting diverso.

Per lei: provate a non inoltrare foto porno: meglio un particolare tipo un laccetto del reggicalze, il rossetto sbavato, le unghie laccate. Cercare di leggere il più possibile i vecchi romanzi erotici e trarre ispirazione o fare anche copia e incolla. Tanto quando l’uomo è eccitato non sta a guardare il pelo. Se l’ormone sale, visto che su WhatsApp si può registrare la voce, mandate i vostri sospiri ma assicuratevi che il destinatario abbia le cuffiette e che non sia in ufficio o sul bus. Se avete le unghie lunghe e fate fatica a digitare, provate con le opzioni vocali. Ricontrollate bene il testo però, perché DURO può diventare FUSO, UGOLA/VIOLA e SCOPA/RAMPA. L’uomo, in questi contesti ha fretta, quindi dopo tre frasi vorrebbe già immagini esplicite. Il fatto è che spesso le donne non si sentono perfette, depilate, curate; quindi prima di inviare una foto si devono fare quei 35 selfie, mettere filtri, togliere imperfezioni, tagliare quel punto in cui si vede il piede con la ciabatta. E da lì a inviarla passano quei dieci minuti e ormai l’uomo è già alle prese con il Kleenex.

In ogni caso, tenetela buone per la prossima occasione.

Per lui: qui c’è poco da consigliare perché gli uomini, quando iniziano a “sextingare”, sono già pressoché pronti per la Fontana di Trevi. La nenia “Manda una foto”, dovrebbe essere modificata con un “Ti voglio” che fa tanto Casanova e alle donne piace, perché dà l’illusione di appartenenza. Siate un po’ più pazienti e fantasiosi. Se proprio volete condividere il primo piano del vostro volatile, ricordatevi che le donne spesso sono sciocche e la tal foto può essere mostrata a tavola durante una cena al ristorante cinese.

Per tutti: fate come vi pare, ma ricordate che la privacy non esiste più, che le frasi hot ormai sono ridondanti e noiose e che il vostro selfie può essere sbirciato da un cameriere mentre vi porta i ravioli al vapore. Meglio stupire al contrario, con poche frasi erotiche, nessuna foto, e a brevissimo un vahhjhrgem kjjsja kkret5n! (scusate, ho le unghie lunghissime).

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