Un vento di libeccio regala colori unici e mai visti di fronte ai quali tutti restano incantati. Indaco all’orizzonte che esalta il bianco della Cattedrale. Perfino Caio, il patron di Poste italiane non rinuncia a farsi un selfie con questo spettacolo della natura. A Trani la Puglia costruisce la sua prima tappa di una maratona digitale che vuole “rovesciare la piramide”, portando a Sud il centro d’interesse dell’economia digitale e mettendo al centro le giovani start up. Ci sono tutti, mentre a Torino, Renzi con altri colori fa la stessa cosa. E’ il 20 novembre e i due eventi quasi si sovrappongono. Michele Emiliano registra il sold out in questa iniziativa digitale, che Francesco Boccia ha messo in piedi con i giovani imprenditori del Consorzio Sviluppo e Territorio.

Sotto il metaforico mantello di Federico II, nel castello sul mare, Emiliano non ha dubbi che i nostri giovani ce la faranno: “I nostri ragazzi sanno che chi mena per primo, mena due volte, noi li aiuteremo ma loro devono tirare fuori la tigre che vedo nei loro occhi” (link video) ci dice, mentre viene preso d’assalto dagli ospiti di Hackathon 2016, in questa puntata n. 0 a Trani. Emiliano ci sottolinea che si parte dalla bellezza e ci ricorda che sul tema ballano 90 milioni di euro di fondi europei sui quali ci deve essere il massimo sforzo dei nostri giovani per intercettarli e metterli a frutto nel digitale.

LIVE: Il Presidente Michele Emiliano a Trani presso il Castello Svevo Trani

Posted by TeleTrani on Sabato 21 novembre 2015

Marco, ingegnere e sviluppatore di app, ci dice che martedì incontrerà quelli della Ericsson che valuteranno le sue idee nate qui in Puglia, e che ci vogliono luoghi fisici di incontro tra le varie start up, come ha fatto Emiliano a Bari e ben vengano questi momenti in cui i giovani possono incontrare i grandi player, ma la distanza appare spesso incolmabile. E’ certo invece Francesco Boccia che ha nella memoria le sue scuole di Brentonico con Andreatta, quelle con Enrico Letta, di poter creare qui in Puglia quell’attrazione che adesso porta tutti i big dell’economia a Trento o sul lago di Como.

E guardando lo scenario fuori dal Castello non ha dubbi Emiliano a confermare il successo della scelta. Quando gli chiedo se i ragazzi della Bocconi, quelli che studiano a Londra, verranno ad Hackathon in Puglia mi risponde simpaticamente: “A parte il fatto che la maggior parte di loro sono pugliesi… certo che verranno” e troveranno un territorio che con tutte le sue peculiarità è una piattaforma aperta proiettata nel futuro. C’erano tutti, e tra i tutti, oltre a Biscarini di Telecom, Caio di Poste italiane, Filippo Sugar Siae, Andrea Pezzi di Mtv, De Bartolomeo di Confindustria Puglia, Panconazzi di Luisa Via Roma, Tobias Piller della stampa estera, c’era Confalonieri, che di start up nella sua vita ne ha viste tante: “Bisogna tornare al fatidico mettersi in gioco, magari anche sbagliare, e continuare con caparbietà.” Lui se ne intende, la sua prima start up sulla quale ha investito si chiamava Silvio Berlusconi… era tanto start up che è capace di ricominciare anche ad ottant’anni.

C’è anche Piroso, che mostra l’ecosistema digitale sul quale spalanca le fauci Google. In serata, mentre il mondo trema con le notizie che arrivano dal Belgio, dalla Francia, dall’Africa, chiudendo le porte del Castello il sindaco di Trani Bottaro si accorge, guardando con orgoglio il triangolo magico di Cattedrale, Castello e Tribunale, di essere in un posto straordinario ed Emiliano fotografando l’orizzonte su cui si attarda il sole ci dice “troveremo una soluzione… l’abbiamo sempre fatto”.

Articolo Precedente

E-book, accordo Amazon-La Stampa: i self publisher vengono ignorati

next
Articolo Successivo

Call of Duty: Black Ops III, nella guerra del domani sopravvive chi si specializza

next