Un infermiere di 46 anni, di nome David (non ha voluto rivelare il cognome al giornalista francese Hervè Deguine che ha raccontato la sua storia), la notte degli attentati parigini ha soccorso al caffè Comptoir Voltaire (uno degli obiettivi dei terroristi a pochi metri dal teatro Bataclan) uno dei terroristi-kamikaze, Brahim Abdeslam, che aveva azionato le bombe legate intorno al corpo e che rimarrà ucciso. Per fortuna uno degli ordigni non si è azionato, altrimenti sarebbe stata un’altra strage. David non riuscendo a capire cosa fosse successo, ha cominciato a rianimare il terrorista e in quel momento si è accorto dei fili elettrici “arancioni, rossi e neri” collegati alla bomba inesplosa. A quel punto il paramedico ha avvisato i pompieri che hanno recintato l’area e chiamato gli artificieri che hanno disinnescato la bomba (ecco il video del momento in cui l’infermiere prova a rianimare il kamikaze)
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione