Si svolge a Milano dal 19 al 21 novembre la quarta edizione del Souq film festival  promosso dalla Casa della Carità di Milano una mostra cinematografica che focalizza il suo interesse sul tema della sofferenza urbana e sulla descrizione del disagio , sulla difficoltà di vivere o sopravvivere nelle grandi metropoli.

Delia De Fazio, direttrice del festival sottolinea a nome del comitato direttivo della manifestazione: “Quest’anno siamo molto contenti degli esiti del nostro lavoro. La programmazione rispecchia il momento storico in cui viviamo, i temi del lavoro, dell’immigrazione, della difficile situazione dei profughi siriani che hanno un ruolo cardine tra i film presentati, nonostante i nostri titoli continuino a occuparsi di salute mentale di marginalizzazione degli anziani, della cosiddetta Homelessness e delle situazioni di violenza su donne e bambini o abbandono di minori.  E sono proprio i bambini i protagonisti di molti film di questa edizione .

In cortometraggi come Cut , Before the bomb o Lie si incontrano dei piccoli eroi che con innocenza e grande spirito di iniziativa cercano di superare le difficoltà del loro vivere quotidiano e offrono delle soluzioni al mondo a volte distratto e cinico degli adulti. Emblematico è il primo dei  3 lungometraggi fuori concorso, Untouchable: children of Gold, che mostra come due ragazzine vittime dello sfruttamento sessuale in India siano in grado di ricostruire e ridare senso alla propria vita.

“E proprio con il loro punto di vista che ci accostiamo al pubblico milanese. Intendiamo avviare un dialogo sui film e attraverso i film perchè si parli di cinema ma anche alla vita di ogni giorno nel contesto urbano. Pensiamo al Souq Film Festival come a un momento di condivisione e di riflessione che possa essere uno stimolo per il pubblico come per ognuno di noi, in quanto parte della comunità globale, ad adoperarsi per attuare quei cambiamenti che portino a un futuro più equo e giusto in cui i diritti di ciascuno siano salvaguardati”.

Un festival che punta dunque a valorizzare le differenze piuttosto che appiattirle, a risolvere i problemi piuttosto che esacerbarli, a includere piuttosto che allontanare, che mostri un cinema di eccellenza ma impegnato e rivolto alla collettività. L’inaugurazione è prevista alle 17 di giovedì 19  presso il chiostro “Nina Vinchi” del Piccolo teatro Grassi per poi spostarsi nei giorni successivi all’Auditorium San Fedele: 26 cortometraggi provenienti da 20 paesi, tre giornate di proiezioni  tutte gratuite. 

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