“Il Policlinico Umberto I crolla a pezzi”. Parola del direttore generale Domenico Alessio ai microfoni de ilfattoquotidiano.it, ma, per quanto la situazione sia preoccupante, “dal 2014 tutto quello che è in funzione è sicuro, dove esisteva una situazione di pericolo siamo intervenuti, anche se abbiamo dovuto sostituire gruppi di continuità non attivi da decenni”. Peccato che alcune prove tecniche fatte a marzo, aprile e persino ottobre 2015, attestino che non ci sia sicurezza di continuità e di adeguato isolamento elettrico in svariate strutture. Il direttore non ricorda se sono state chiuse, ma farà “un’indagine e verificherà“. Per ora ci consegna il suo “grido di dolore” in un fuorionda: “Quando sono arrivato tutti gli esercizi commerciali erano attaccati alla rete elettrica del Policlinico e si fregavano i soldi. Qua c’è una situazione tragica, mi hanno messo la scorta perché abbiamo avuto società, aziende con interdittive antimafia”. Alessio garantisce di aver fatto “tutto quello che c’era da fare, ma ci sono situazioni che non possiamo fronteggiare perché mancano le risorse economiche”. In ballo ci sono 220 milioni di euro. “Arriveranno a breve, abbiamo presentato un progetto” rassicura Alessio. Il ministero della Salute preferisce definirlo “una rappresentazione dei problemi, uno studio di fattibilità”. Insomma qualcosa che fa pensare a tempi per nulla celeri nell’erogazione del finanziamento riprese e montaggio Paolo Dimalio

 

 

 

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