Niente accordo alla Azimut Yachts dell’ex onorevole Paolo Vitelli. Dopo tre settimane di trattative, il cantiere nautico di lusso non è riuscito a trovare un’intesa con il sindacato e ha deciso di attuare un piano di esuberi che riguarderà sia lo stabilimento sia gli uffici di direzione del quartier generale di Avigliana, per un totale di 95 addetti.

“Durante i molti incontri con le rappresentanze sindacali abbiamo manifestato la nostra piena disponibilità ad affrontare la discussione in modo responsabile, ha dichiarato l’amministratore delegato Ferruccio Luppi. “Abbiamo proposto un contratto integrativo migliorativo rispetto a quello precedente, strumenti di flessibilità del lavoro più adatti a far fronte alla stagionalità delle vendite e un piano di mobilità volontaria incentivata, accompagnato dall’impegno aziendale a non effettuare nei successivi 3 anni nessun licenziamento unilaterale. Di fronte al rifiuto a trattare da parte dei sindacati, siamo costretti a procedere con la mobilità, per proteggere il futuro del cantiere di Avigliana”.

Lo scorso 25 settembre Vitelli, in una lettera in cui spiegava il suo addio alla Camera dove era stato eletto con Mario Monti nel marzo 2013, scriveva che “oggi torno alla mia attività di imprenditore che conto di coronare traghettandola alle nuove generazioni perché possano continuare a dare lavoro a tante famiglie. Forse sono più utile al paese in questo mio ruolo. Rimane intatto il mio impegno civile per una rinascita non solo economica ma anche culturale ed etica del paese. Non potrò attuarlo in Parlamento: cercherò di attivarmi almeno sul mio territorio”.

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