Mps, Vedova David Rossi: “Non si sarebbe mai suicidato”. M5S: “Vogliamo verità e giustizia”

“Non ho mai creduto all’ipotesi del suicidio, David non l’avrebbe mai fatto”. Così Antonella Tognazzi, la vedova di David Rossi, il responsabile della comunicazione di Mps deceduto il 6 marzo, a margine della conferenza stampa tenuta dal Movimento 5 Stelle sul caso. “Era preoccupato e sicuramente pressato dalla situazione lavorativa, la banca non attraversava certamente un bel periodo”, ha spiegato la vedova. “Mio marito non aveva nulla da dire in procura, ne sono certa, ma evidentemente qualcuno con la coscienza poco pulita ha avuto un momento di panico”, ha risposto ai cronisti a proposito di presunte rivelazioni che Rossi avrebbe voluto fare. In conferenza l’avvocato della famiglia Rossi, Luca Goracci, ha spiegato come la scrittura dei biglietti, lasciati da Rossi “non ha le caratteristiche di essere ‘libera’. Al contrario è una scrittura ‘a strappi’ con evidente costrizione che può essere psichica o fisica”. Il perito Gian Aristide Norelli, ordinario di Medicina legale all’Università di Firenze, parla di “lesioni non compatibili con una caduta per le quelli sarebbe opportuno la riesumazione della salma“. Il consulente Luca Scarselli (ingegnere) invece, ha parlato della dinamica del volo di Rossi: “E’ caduto parallelo al muro, senza slancio o rotazione. Una cosa impossibile per chi si getta dalla finestra”. Mentre Rossi è a terra agonizzante alcuni frame delle telecamere di sicurezza, inoltre, inquadrano un uomo che compare in fondo al vicolo. Se quella sera qualcuno ha visto o sentito è il momento di parlare”. Il M5S, tramite i deputati Pesco e Sarti hanno chiesto una commissione d’inchiesta, richiesta che avevano già avanzato nell’aprile del 2013, Per Giulia Sarti: “La politica deve farsi un esame di coscienza e deve processare se stessa, il Pd è responsabile per legami con Mps e per tutto ciò che è successo” di Manolo Lanaro