Gazzarra concitata durante La Zanzara (Radio24), dove l’avvocato Carlo Taormina si rende protagonista di un vis-à-vis infuocato con Safir, un ascoltatore musulmano bosniaco. L’ex deputato di Forza Italia ribadisce quanto da lui scritto su twitter a proposito degli attentati a Parigi: “Il Corano è criminogeno. Tutti gli islamici che non sottoscrivono una dichiarazione di buoni intenti devono essere cacciati dall’Italia. Devono siglare un documento che attesti due principi: non devono sottomettere la propria donna e non devono uccidere gli infedeli“. I conduttori, Giuseppe Cruciani e David Parenzo, buttandola sul ridanciano, non concordano con la proposta di Taormina, che ribadisce con forza: “Abbiamo 15mila sale di preghiera e moschee impenetrabili in cui stanno preparando attentati. Va fatto un accertamento, ma la polizia non ci entra nelle moschee e non perché non ci può entrare, ma a causa della logica politica. Vedrete la prossima settimana: saprete che in alcune moschee d’Italia si fa ingaggio dei musulmani che poi devono arruolarsi nell’Isis e mettersi la cinta intorno per farsi saltare in aria“. E rincara: “Nel dubbio bisogna cacciare tutti gli islamici italiani, è inutile prenderci in giro. Non me ne frega niente che sono italiani. Se invece dichiarano che non uccidono gli infedeli e trattano bene le donne, possono restare pure in Italia. Questi trattano male pure i gay, li buttano dai dirupi. Io invece gli omosessuali non li voglio nel mio studio, è diverso”. L’avvocato ribadisce a più riprese la necessità di questa ‘dichiarazione’ da far firmare ai musulmani italiani, ma Safir, un radioascoltatore di Milano, non ci sta e insorge: “Sono musulmano, vivo in Italia da tanti anni, lavoro onestamente, pago le tasse, ho famiglia, sono orgoglioso della mia fede religiosa e sono contrario a ogni forma di terrorismo. E questo signore non può dire che tutti i musulmani devono andare via dall’Italia”. Taormina ribatte che, se gli islamici non vogliono lasciare l’Italia, devono fare la dichiarazione di buoni intenti. “Ma quale dichiarazione?” – replica Safir – “Lei deve chiedere scusa a tutti i musulmani, si vergogni. Io non sono un terrorista. Sono contrario a questa violenza. Vada lei fuori dall’Italia! Lei considera uguali terroristi e musulmani. Lei dice che il Corano è criminogeno? Lei non l’ha mai letto, parla di cose che non sa. Lei ci fa tutti uguali, noi non siamo tutti uguali. Questo è razzismo“. La bagarre è ormai incontrollabile e Taormina si infuria: “Se lei non dichiara che non si devono uccidere gli infedeli e che non si deve ridurre a schiavitù la donna, deve andarsene a calci nel culo dall’Italia“. “Ma se ne vada lei dall’Italia“, controbatte Safir. “Ah, quindi noi italiani ce ne dobbiamo andare?” – replica l’ex sottosegretario – “Vedi che non vuoi fare quella dichiarazione? Sei ambiguo! Ma cammina, va’. Vai dal tuo imam, vai!”. Il radioascoltatore risponde di avere una moglie e dichiara di volerle bene. “Che c’entra, pure io voglio bene a mia moglie. Ma come la tratti? E quante mogli hai davvero?“, insiste Taormina. “Io tratto benissimo mia moglie” – risponde Safir – “E tu tratti malissimo i musulmani, ti devi vergognare. Perché mi chiedete tutti quanti mogli ho? Voi mi state prendendo in giro. Ho una sola moglie”. “Se hai più mogli non puoi stare in Italia, hai capito?” – insorge Taormina – “Qui è un reato avere più di una moglie!”. “Nessun reato. Tu non conosci la nostra cultura” – afferma Safir – “io posso avere anche 4 mogli”. “No, non puoi avere 4 mogli! Te ne devi andare!

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